Advanced Micro Devices (AMD) abbraccia l’architettura ARM con una nuova generazione di prodotti per server che dovremmo vedere dal 2014, segnando un punto di svolta nel settore per il secondo più importante produttore di CPU x86, ora con un occhio di riguardo nell’architettura dei processori che hanno dominato e controllano in modo dirompente le piattaforme per dispositivi mobili.
Nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri a San Francisco, uomini-chiave di AMD come Rory Read (presidente e CEO) e Lisa Su (general manager della Global Business Unit) hanno parlato della nuova alleanza. Mancava all’appello il CEO di ARM Warren East che doveva essere presente all’evento, ma non è arrivato a causa del passaggio dell’uragano Sandy. Di East è stato ad ogni modo presentato un filmato, ripreso probabilmente all’ultimo momento sul sedile posteriore di un’auto fuori dall’aeroporto Heathrow a Londra (è quello che potete vedere qui in basso).
In gioco è la crescita nel settore dei servizi cloud e nei data center nei quali c’è sempre più bisogno di gestire carichi di lavoro omogenei, due fattori per i quali AMD ritiene possano esserci opportunità e la richiesta crescente di soluzioni ibride nelle quali integrare tecnologie legaxy x86, le Acelerated Processor Unit (APU) e il design a 64 bit dell’architettura licenziata da ARM.
I dettagli relativi alla partnership sono ancora scarsi, anche se da qualche tempo circolavano voci di collaborazioni tra ARM e AMD. Le due società, insieme a Texas Instruments, MediaTek e Imagination Technologies, sono quelle che hanno originariamente fondato l’Heterogeneous System Architecture (HSA) Foundation, consorzio non profit di vendor e istituzioni che lavorano con i SoC; ARM era tra l’altro anche presente al Fusion Developer Summit di AMD.
Per il momento sembra di capire che AMD svilupperà componenti per la piattaforma server Opteron integrando tecnologie ARM. Questo spiegherebbe anche l’acquisizione a febbraio di quest’anno per 334 milioni di dollari di SeaMicro, società specializzata in sistemi micro-server. Come abbiamo già spiegato qui, l’apertura di AMD verso tecnologie e proprietà intellettuali di terze parti potrebbe spingere lo storico costruttore di CPU X86 all’adozione di architetture molto diverse, pensiamo ad esempio a processori con core ARM e sottosistema grafico e video realizzato con tecnologie ATI (da anni proprietà di AMD).
[A cura di Mauro Notarianni]