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Alexa potrebbe presto comportarsi come l’Assistente di Google: secondo le ultime indiscrezioni, Amazon starebbe tentando di trasformare il suo assistente intelligente in un traduttore capace di andare oltre la semplice traduzione di sole parole e frasi. Secondo Yahoo Finance Alexa non solo tradurrebbe le frasi ma sarebbe anche in grado di “incorporare la cultura locale” nelle sue risposte.
“Chiedere all’assistente virtuale, ‘Alexa, cosa dico al padre della sposa a un matrimonio in Giappone?’ richiederebbe una risposta e un tono diversi dal chiedere ad Alexa ‘Cosa dico al maestro di cerimonie a un matrimonio in Giappone?” spiega la testata. In sostanza la funzionalità dovrebbe essere in grado di contestualizzare le risposte e le traduzioni di una cultura, contestualizzando la situazione.
Sembra che Amazon stia prendendo spunto dai Pixel Buds di Google, in quanto la compagnia sta cercando di far tradurre l’assistente in tempo reale attraverso più dispositivi. Amazon vuole anche tradurre più conversazioni contemporaneamente. Il tentativo di Google in quest’ultimo anno non è andato bene e i Pixel Buds, per quanto promettenti e interessanti lasciano tuttora molto a desiderare.
Altre società, come Bragi, hanno anche tentato di creare dispositivi di traduzione in tempo reale senza molto successo. I Pixel Buds utilizzano l’app e il servizio Google Translate esistenti, un risultato con dietro anni di lavoro. Non è chiaro dove Alexa possa ottenere tutte le sue funzionalità di traduzione e se Amazon debba cominciare dall’inizio con questo software.