Tra Amazon e Temu non corre buon sangue: solo pochi giorni fa il negozio cinese ha introdotto un telecomando Alexa sostitutivo per Fire TV a prezzo stracciato rispetto all’originale di Amazon: ora sembra che Amazon stia creando un negozio online secondario con prezzi particolarmente bassi, oseremmo dire quasi stracciati, proprio con l’obiettivo di fare concorrenza al sempre più ingombrante Temu.
Per farlo il colosso dell’e-commerce adotterebbe una serie di strategie mai seguite prima: finora infatti Amazon non ha mai imposto limiti nei prezzi. Al contrario stando a quanto segnala The Information, per questo store low cost secondario Amazon impone prezzi massimi ultra bassi ai suoi commercianti.
I dettagli trapelano dalle informazioni inviate da Amazon ad alcuni commercianti. Oltre a descrivere il negozio low cost amazon fornisce prezzi limite per alcune categorie di prodotti, come per esempio 8 dollari /,7,40€) per la gioielleria o meglio bigiotteria, 9 dollari (8,34€) per la biancheria da letto, fino a un incredibile 20 dollari, circa 18,50€, per divani, anche se per questo prezzo è lecito pensare più a copridivani che a veri e propri divani interi.
Finora Amazon ha puntato tutto su spedizioni rapide con logistica e tempistiche ben stabiliti tramite i suoi centri di distribuzione locali. Invece le merci del negozio low cost saranno spedite tutte da un mega centro di Guangdong in Cina, con tempi di spedizioni più lenti compresi tra 9 – 11 giorni.
Le tempistiche superiori sarebbero associate e commissioni inferiori per i commercianti. Sempre secondo The Information a un venditore verrebbero addebitati tra 1,77 e 2,05 dollari per spedire un articolo da 4-8 once (circa 1-2 etti) tramite il negozio low cost, rispetto a un addebito di 2,67- 4,16 dollari per un articolo dello stesso peso spedito con il programma Fulfillment di Amazon da un magazzino nazionale.
Tutte queste strategie sono inedite per Amazon ma alla base dell’esplosivo successo di Temu. Ma occorre anche ricordare che il campione cinese dello shopping a prezzi stracciati sempre più spesso è associato a indagini sulla bassa qualità dei prodotti, merce non sicura se non anche illegale, fino ad arrivare alle accuse di sfruttare lavoro forzato.
Solo negli ultimi mesi si registrano una denuncia delle associazioni dei consumatori, la valutazione di dazi UE, la richiesta dell’Indonesia ad Apple e Google di bloccare Temu, la richiesta di chiarimenti UE sui prodotti illegali e altro ancora in diverse nazioni.
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