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Amazon spiega il crollo di Web Services del 7 dicembre

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Tra i clienti di Amazon Web Services troviamo numerosi dei principali colossi della tecnologia e non solo, inclusi Apple, Facebook, Netflix, Airbnb, Disney+, Roomba e moltissimi altri ancora: grazie a una serie di dichiarazioni rilasciate dalla società a CNBC ora è possibile sapere cosa ha scatenato l’ondata di malfunzionamenti e stop di servizi che si sono verificati nella giornata del 7 dicembre.

Stando a quanto dichiara il colosso dell’e-commerce l’origine dei problemi è dovuta a una serie di comportamenti imprevisti dei client di rete interni in risposta alla funzione che ridimensiona e scala in automatico la capacità dei sistemi.

amazon 7 dicembre

Gli addetti hanno dovuto consultare i registri per scoprire cosa fosse successo, facendo tutto il possibile per ripristinare il servizio, evitando di interrompere i carichi di lavoro ancora funzionanti. A questo si è aggiunto un problema tecnico latente che impediva ai client di rete di fare marcia indietro per dare la possibilità ai sistemi di riprendersi.

La divisione Amazon Web Services ha disabilitato temporaneamente la funzione che gestisce ridimensionamento e scalabilità, dichiarando che sarà riattivata solo dopo aver individuato una soluzione. Invece una soluzione per il problema tecnico latente sarà rilasciata già entro le prossime due settimane. Oltre a questi è stata introdotta una nuova configurazione di rete extra per proteggere i dispositivi in caso di guasto ripetuto.AWS logo

In base all’esperienza del 7 dicembre Amazon Web Services introdurrà due novità che in futuro permetteranno di comprendere prima e meglio eventuali problemi. All’inizio del 2022 sarà introdotta una nuova dashboard sullo stato di servizio AWS, oltre a un sistema di supporto multi regione che permetterà ad Amazon di mettersi in contatto con i clienti in tempi più brevi.

Ricordiamo che a giugno anche Ferrari ha annunciato un accordo con Amazon Web Services che è diventato il principale fornitore di servizi cloud, apprendimento automatico e intelligenza artificiale per il marchio del cavallino rampante. Nel 2019 si era stimato che la spesa di Apple per Amazon Web Services fosse di 30 milioni di dollari al mese.

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