Amazon ha accettato di cambiare alcune pratiche commerciali nell’Unione europea come parte di impegni giuridicamente vincolanti con il ramo esecutivo. La Commissione europea ha affermato che l’accordo ha ad oggetto, e porterà a indagini antitrust, come Amazon tratta i venditori di terze parti.
Così ha dichiarato ha detto Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo della Commissione responsabile della politica di concorrenza:
La decisione di oggi stabilisce nuove regole su come Amazon gestisce la sua attività in Europa. Amazon non può più abusare del suo duplice ruolo [sia di mercato che di venditore] e dovrà cambiare diverse pratiche commerciali
L’accordo include diversi impegni preliminari che Amazon ha preso a luglio. Tra le altre cose, classificherà tutti i venditori allo stesso modo nella Buy Box che visualizza un articolo di un venditore specifico in modo che i clienti possano acquistarlo rapidamente. Amazon ha detto che mostrerà una seconda Buy Box se un altro venditore offre il prodotto con un prezzo e/o tempi di consegna significativamente diversi.
I venditori di terze parti nell’UE saranno in grado di offrire i loro prodotti tramite Prime senza dover utilizzare i servizi di consegna o la logistica di Amazon. Inoltre, Amazon non utilizzerà alcun dato non pubblico relativo a venditori di terze parti a beneficio della propria attività.
L’accordo finale include altri impegni aggiuntivi, come quello di rendere più facile per i venditori di terze parti contattare direttamente i clienti Amazon in modo che possano fornire servizi di consegna simili a quelli offerti da Amazon.
Amazon ha dichiarato di non essere d’accordo con alcune delle conclusioni preliminari della Commissione. Tuttavia, la società si è detta “lieta di aver affrontato le preoccupazioni della Commissione europea e di aver risolto queste questioni”.
L’accordo si applicherà per cinque anni nella maggior parte dei casi. Gli impegni Prime e second Buy Box dureranno, invece, per sette anni. L’accordo è legalmente applicabile nello Spazio economico europeo, salvo che per l’Italia. L’autorità garante della concorrenza nel nostro Paese, infatti, ha imposto le proprie sanzioni ad Amazon.
In ogni caso, se i regolatori dell’UE stabiliranno che Amazon non si sta attenendo ai termini dell’accordo, la Commissione potrà multare l’azienda fino al 10 per cento delle sue entrate annuali globali senza dover avviare un nuovo procedimento antitrust. Sulla base delle entrate di Amazon nel 2021, la multa potrebbe arrivare fino a 47 miliardi di dollari. In alternativa, la CE potrebbe multare Amazon per il cinque per cento del suo fatturato giornaliero per ogni giorno che non rispetta i termini dell’accordo.