Come i nostri lettori ben ricorderanno, al lancio del app store di Amazon, Apple ha subito reagito denunciando l’azienda di Seattle per violazione del copyright detenuto dalla Mela sul termine “app store”.
Oggi è arrivata la contromossa di Amazon, che avrebbe ufficialmente chiesto al giudice federale di San Francisco di rigettare l’accusa di Apple: secondo Amazon il termine “app store” sarebbe troppo generico e Apple non può reclamarne l’esclusiva.
A prova di ciò, la richiesta di Amazon cita un passaggio dello stesso Steve Jobs risalente allo scorso luglio, durante il quale l’iCeo di Cupertino, commentando i risultati fiscali di Apple, criticava la moltitudine degli app store disponibili su Android riferendosi agli stessi in maniera generica, quindi – secondo Amazon – confermando il fatto che app storia sia un termine comune e non identifichi solo il negozio di applicazioni della Mela.
La difesa di Amazon ripercorre la stessa argomentazione proposta da Microsoft, che già si oppose alla richiesta di Apple di registrare il marchio App Store adducendo le stesse argomentazioni della società del Kindle. Lo scontro probabilmente proseguirà in tribunale e sarà quest’ultimo a stabilire da che parte sta la ragione dal punto di vista legale.