Anche Amazon, come prima hanno già fatto Apple e Google, ridurrà le tariffe del suo App Store per gli sviluppatori più piccoli. Secondo quanto annunciato dal gigante dell’e-commerce tutti quelli che guadagnano meno di un milione di dollari l’anno vedranno ridursi le commissioni a partire dal quarto trimestre dell’anno in corso: nello specifico, mentre attualmente l’azienda decurta il 30% su tutti gli acquisti delle applicazioni o dei contenuti, per l’ultimo trimestre del 2021 e per tutti quelli a seguire verrà detratta soltanto una percentuale pari al 20%.
Questo cambiamento fa parte del nuovo programma che l’azienda chiama Amazon Appstore Small Business Accelerator e, in aggiunta, concederà agli sviluppatori dei crediti promozionali per AWS per un importo pari al 10% delle loro entrate. Come dicevamo in apertura, Apple ha fatto la stessa cosa lo scorso dicembre, portando al 20% il tasso della commissione che fino a quel momento era pari al 30% per tutti gli sviluppatori più piccoli cioè quelli che, anche in questo caso, guadagnano meno di un milione di dollari annui.
Questo cambiamento è stato spinto dal clamore che lo scorso agosto venne sollevato da Epic Games che, avviando una lunga battaglia legale contro Apple, chiedeva di poter bypassarne il sistema per far passare i pagamenti del videogioco Fortnite dentro la piattaforma di pagamenti proprietaria, in modo tale da evitare di doverle cedere il 30% degli introiti. Molti altri sviluppatori hanno poi abbracciato questa causa sostenendosi a favore di quanto chiesto da Epic Games.
Anche Google a marzo ha ridotto le commissioni del suo Play Store, nel suo caso dimezzandole (dal 30% si è passati al 15%) a partire dal 1 luglio. Come per gli altri due giganti della tecnologia, questo cambiamento si applica a chi guadagna meno di un milione di dollari l’anno e, stando ai dati di Google, ciò si applicherà al 99% degli sviluppatori di applicazioni Android attualmente esistenti. Amazon dovrebbe comunque subire un taglio maggiore rispetto ad Apple e Google perché gli sviluppatori potrebbero ottenere un accordo migliore con l’azienda qualora dovessero spendere già più del 10% delle loro entrate in commissioni AWS.