Amazon ha conquistato un’altra fetta di mercato, quella della salute pubblica negli Stati Uniti: con una mossa da 3,9 miliardi di dollari il colosso degli e-commerce ha messo le mani sulla 1Life Healthcare Inc, società di San Francisco che gestisce One Medical, una catena di ambulatori medici statunitense che usa la tecnologia per prestare assistenza sanitaria ai cittadini.
L’obiettivo sarebbe quello di rivoluzionare un settore che in questi ultimi anni, causa pandemia, ha dato prova di essere molto redditizio. Spiega Neil Lindsay, vicepresidente senior di Amazon Health Services:
Prenotare un appuntamento, aspettare settimane o addirittura mesi per essere visti, prendersi una pausa dal lavoro, guidare in una clinica, trovare un parcheggio, aspettare in sala d’attesa e poi in sala d’esame per quelli che troppo spesso sono pochi minuti frettolosi con un medico, quindi fare un altro viaggio in farmacia: vediamo molte opportunità sia per migliorare la qualità dell’esperienza che per restituire alle persone tempo prezioso delle loro giornate.
E’ perciò di un settore particolarmente interessante specie per gli investitori, che nell’allungamento della vita trovano ora un’opportunità di guadagno attraverso la digitalizzazione dell’assistenza sanitaria. Ma è anche una mercificazione della salute che oggi chiamiamo telemedicina e per la quale si stanno già accendendo i primi campanelli d’allarme: a sollevare qualche dubbio è ad esempio la senatrice statunitense Amy Klobuchar, presidente della sottocommissione giudiziaria del Senato per l’antitrust e i diritti dei consumatori, che ha subito sollecitato la Federal Trade Commission (FTC) ad indagare su questa nuova acquisizione, con l’inquietudine per le implicazioni che potrebbero esserci dietro la compravendita dei dati sanitari dei cittadini.
Un business crescente, quello della salute, che non è certo nuovo per Amazon: da tempo infatti circolano voci relativi alla produzione di vaccini contro il cancro targati Amazon sicché questa nuova operazione, per nulla marginale, conferma un nuovo trend e si colloca tra le più grandi acquisizioni del gigante di Seattle.