Prima il cielo, ora il mare. Amazon, nel tentativo di espandere i propri servizi in tutto il mondo, non si accontenta dei camion sulla terra ferma e dei Prime Air per sorvolare i contenenti, ma sta espandendo la sua rete di trasporti anche in mare.
E’ quanto riporta il Wall Street Journal, dove si scopre che la società non possiede una sua flotta ma dallo scorso ottobre avrebbe coordinato più di 150 spedizioni dalla Cina ai propri magazzini negli Stati Uniti via navi cargo.
Il gigante degli e-commerce avrebbe in sostanza messo in campo le sue capacità gestionali e la sua esperienza in tutto il sistema che c’è dietro alle spedizioni, dalla logistica all’etichettatura ed ai permessi, operazioni che tradizionalmente vengono gestite dalle singole società di trasporto merci. L’obiettivo è ovviamente quello di ridurre i costi di spedizione offrendo parallelamente un servizio quanto più efficiente possibile.
Tutto ciò non è nulla di inatteso in quanto l’azienda di Jeff Bezos già lo scorso anno aveva ottenuto l’approvazione dalla Federal Maritime Commission per agire come intermediario nelle spedizioni oceaniche: oggi risulta infatti che la compagnia registrata sotto il nome di Beijing Century Joyo Courier Service Co. fa per l’appunto riferimento al colosso di Seattle.