Pochi mesi fa la FCC ha concesso l’autorizzazione a SpaceX per lanciare fino a un quarto dei 30.000 satelliti della rete Starlink di Elon Musk, migliaia sono già nello spazio, mentre nelle scorse ore, sempre la FCC, ha concesso l’autorizzazione definitiva per i primi lanci dei satelliti di Amazon Project Kuiper, per iniziare a costituire una rete che una volta completata arriverà a contare 3.236 satelliti per portare internet a banda larga ovunque nel mondo.
Annunciato nel 2019 Amazon Project Kuiper ha ottenuto una approvazione iniziale dalla FCC già nel 2020, ma con l’obbligo per il colosso di adeguare il proprio piano alle nuove regolamentazioni per ridurre oggetti e detriti in orbita.
Le norme impongono che Amazon presenti alla FCC un rapporto semestrale con il numero dei satelliti lanciati, oltre che dati e informazioni sulla sicurezza e affidabilità di ritiro e smaltimento. Nel caso in cui si dovessero verificare dei problemi entro un solo annoAmazon dovrà comunque segnalarli alla FCC.
Infine Amazon deve garantire di essere in grado di rimuovere i satelliti in orbita una volta terminato il periodo di servizio di 7 anni. Come segnala SpaceNews, si tratta di un’altra regola richiesta per ridurre oggetti e detriti nello spazio, inclusi satelliti fuori servizio, che potrebbero danneggiare la Stazione Spaziale Internazionale ISS o altri veicoli con equipaggio.
Fin dal 2021 è noto che Amazon Project Kuiper avrà il suo battesimo del fuoco con due satelliti prototipo. Il lancio organizzato con United Launch Alliance avverrà con il volo inaugurale del razzo Vulcan Centaur. Il vettore è in fase di test: se tutto procede come secondo i piani dovrebbe volare entro pochi mesi.
SpaceX, che con la rete Starlink offre già internet via satellite in diversi paesi nel mondo, Italia inclusa, ha già richiesto l’autorizzazione per offrire servizi da satellite a smartphone. Chissà se un giorno interessaranno anche Apple per iPhone.
Apple in collaborazione con Globalstar ha già iniziato ad offrire il servizio di messaggi SOS Emergenza via satellite degli iPhone 14 in USA, Canada e altri stati. Qualcomm si appresta a introdurre comunicazioni via satellite nei dispositivi Android collaborando con vari marchi che offriranno la funzione a partire dalla seconda metà di quest’anno.