Non solo Amazon Music Unlimited, Amazon Prime Music e la musica in streaming gratis dagli altoparlanti Echo: Amazon sarebbe in trattative per ottenere le licenze per offrire un servizio premium per la fruizione di musica in alta risoluzione, un nuovo servizio di musica Hi-Fi in streaming sfruttando un formato digitale che permetterà di riprodurre i brani con una qualità superiore grazie alla maggiore profondità in bit e frequenza di campionamento.
Con questa mossa Amazon otterrebbe un vantaggio rispetto a concorrenti quali Apple Music o Spotify: l’idea di Amazon è quella di offrire musica Hi-Fi in streaming di alta qualità per 15 dollari al mese. Un prezzo superiore rispetto a quanto chiesto per Apple Music o Spotify Premium, circa 10 euro o dollari al mese, ma anche da Amazon Music Unlimited (qui la nostra recensione), il servizio a pagamento che consente di ascoltare oltre 50 milioni di brani.
Ricordiamo che gli iscritti ad Amazon Prime possono ascoltare musica in streaming da un catalogo di 2 milioni di brani con Amazon Music Prime, servizio già incluso nel costo di abbonamento annuale Amazon Prime. Negli scorsi giorni sempre Amazon ha lanciato in USA un servizio di musica in streaming gratis sostenuto dalla pubblicità per gli utenti di speaker Amazon Echo, proposta che nei prossimi mesi probabilmente verrà estesa anche in altri paesi.
L’anticipazione sul nuovo servizio Amazon di musica Hi-Fi in streaming è riportata dal sito Music Business Worldwide che riferisce di avere appreso la novità da sue non meglio precisate fonti che parlano dell’arrivo di un servizio di musica in streaming di alta qualità. Il colosso del commercio elettronico avrebbe già siglato un accordo con un importante etichetta discografica.
Tra le società che propongono già musica in streaming con formati di alta qualità c’è Tidal, servizio disponibile in 53 nazioni che propone oltre 60 milioni di brani con varie tipologie di abbonamento. La versione HiFi costa 19,99 dollari al mese per brani con qualità audio lossless definita in “Alta Fedeltà”. I brani in questione non sono compressi e si basano sul formato FLAC (44.1 kHz / 16 bit).
I file MP3 vengono compressi per ridurre la dimensione del file, ma ciò elimina anche ogni dettaglio aggiuntivo, riducendone la qualità. FLAC offre secondo Tidal audio di qualità CD “nella sua forma più pura”. Tidal offre per un numero limitato di brani anche varianti Master (file 96 kHz / 24 bit FLAC con codifica MQA) con qualità ancora più elevata per 20 dollari al mese.
Al momento non è ancora chiaro a cosa fa riferimento Amazon quando parla di alta qualità audio ma è facile supporre l’impiego di qualche formato digitale per l’archiviazione e la trasmissione che usa un maggiore profondità di bit e campionamento. Semplificando, maggiore è la profondità in bit e più alta è la frequenza di campionamento, più informazioni è possibile archiviare.
La qualità della registrazione digitale è determinata da due fattori: profondità in bit e frequenza di campionamento. La profondità in bit determina il numero di “passaggi” disponibili per descrivere il suono: più bit vengono utilizzati, più ampia sarà la gamma dinamica (la differenza tra il suono più alto e quello più basso) da registrare.
La frequenza di campionamento è il numero di volte al secondo in cui viene eseguita una istantanea del suono, permettendo di analizzare in modo accurato la musica e trasformarla in dati. La frequenza di campionamento riguarda l’intervallo di frequenza dell’audio, dal tono più basso a quello più alto, che è possibile archiviare.
I tradizionali CD sono codificati a 16-bit/44,1 kHz, la migliore disponibile al momento dell’introduzione del supporto nei primi anni ’80, ma da allora sono stati fatti dei passi avanti e oggi è possibile registrare e distribuire la musica a profondità in bit e frequenze di campionamento maggiori, formati utilizzati per la registrazione e la masterizzazione già da diversi anni.
Il settore della musica in streaming è quello che porta i maggiori ricavi all’intera industria musicale e la concorrenza si sta intensificando. Per il momento Spotify rimane primo al mondo per abbonati, ma in USA è da poco stato superato da Apple Music. Spotify ora non è più l’unico ad offrire un servizio gratuito, da poco introdotto anche da Amazon e Google.