Amazon ha previsto il lancio di Project Kuiper – il suo servizio di connessione a internet via satellite – per la prima metà del 2024, con i primi test commerciali subito dopo: in contemporanea la società ha presentato tre antenne satellitari diverse per dimensioni, prestazioni e utilizzo.
A riferirlo è stata la stessa azienda indicando nuovi dettagli sul progetto iniziato più di due anni addietro (l’approvazione della FCC è arrivata a inizio di quest’anno), spiegando che i primi prototipi dei terminali dovrebbero essere disponibili nei prossimi mesi. L’obiettivo di Kuiper è accrescere la copertura a banda larga in tutto il mondo mediante una costellazione formata da 3.236 satelliti in orbita terrestre bassa (LEO) e ovviamente, insieme alla connettività internet, potrebbe offrire servizi (Prime Video, Music, ecc.).
Sono stati già siglati accordi per i lanci dei satelliti dedicati con ULA (United Launch Alliance), Blue Origin e Arianespace, per sfruttare i razzi Atlas V e Vulcan Centaur di ULA, Ariane 6 di Arianespace e New Glenn di Blue Origin.
I prezzi del terminale (sostanzialmente l’antenna) non è stato indicato ma Amazon ha riferito che intende realizzare dispositivi “a basso prezzo” con un obiettivo di costi produttivi entro i 500 dollari.
L’antenna standard di Project Kuiper destinata a utenti consumer e piccole imprese ha un’area di circa 71 cm² con uno spessore di 2,54 cm. Il peso invece (staffa esclusiva) è di circa 2,26 kg. Le prestazioni stimate dichiarate sono pari a 400 Mbps in download mentre il costo all’utente dovrebbe essere inferiore ai 400 dollari (solo per l’hardware).
È prevista (qui i dettagli) una versione più economica, con antenna più piccola e prestazioni limitate a 100 Mbps in download. Non manca poi la versione ancora più potente, pensate per aziende e professionisti, con antenna più grande (circa 48×76 centimetri), in grado – sempre teoricamente – di offrire velocità di 1 Gbps.
Le antenne (un progetto al quale internamene si fa riferimento con il nome in codice Prometheus) sono state realizzate internamente dalla società e dovrebbero combinare la potenza di modem 5G, offrendo la possibilità di gestire il traffico di rete per numerosi utenti e il supporto per le connessioni punto-punto.
Intanto anche SpaceX dovrebbe ampliare la propria flotta di satelliti con nuove generazioni di terminali.