Amazon ha annunciato il lancio dell’Acceleratore per il ripristino e l’agroforestazione (Agroforestry and Restoration Accelerator) in collaborazione con The Nature Conservancy, un’organizzazione ambientalista globale. Obiettivo dell’Acceleratore sarà la creazione di una fonte di reddito più sostenibile per migliaia di agricoltori locali dello stato amazzonico brasiliano del Pará, unitamente al ripristino delle native foreste pluviali e alla lotta contro i cambiamenti climatici.
Secondo il Comitato intergovernativo sui cambiamenti climatici (Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC), le soluzioni naturalistiche sono determinanti per scongiurare gli effetti peggiori dei cambiamenti climatici. Tanto i governi quanto il settore privato possono ridurre le emissioni di anidride carbonica e rimuoverla o dall’atmosfera investendo su larga scala in soluzioni naturalistiche. L’Acceleratore per il ripristino e l’agroforestazione è uno di questi progetti di rimozione dell’anidride carbonica o e rientra negli impegni sottoscritti da Amazon nell’ambito di The Climate Pledge, l’iniziativa istituita dalla società insieme a Global Optimism. I firmatari dell’iniziativa si impegnano all’azzeramento delle emissioni nette di carbonio entro il 2040, con 10 anni di anticipo rispetto all’Accordo di Parigi.
Nel rispetto dell’impegno assunto con The Climate Pledge, Amazon riferisce che intende innanzitutto continuare a innovare e investire nella decarbonizzazione delle proprie attività. La società ha acquistato 100.000 veicoli elettrici per le consegne ed è attualmente il maggiore acquirente aziendale di energia rinnovabile al mondo. Amazon sta inoltre investendo in soluzioni naturalistiche al di fuori della propria catena di valore attraverso il Right Now Climate Fund, che sostiene l’Acceleratore e altri progetti finalizzati al ripristino di terreni degradati con modalità atte a migliorare il livello di vita delle comunità locali e a rimuovere il carbonio dall’atmosfera.
Attraverso l’iniziativa pubblico-privata LEAF Coalition, annunciata di recente, volta alla mobilitazione di almeno 1 miliardo di dollari a protezione delle foreste tropicali del mondo, l’azienda e altri partner stanno collaborando per porre un freno alla deforestazione tropicale, riducendo la quantità di anidride carbonica immessa nell’atmosfera.
“La scienza non ha dubbi nel considerare i sistemi naturali come prioritari per l’assorbimento del l’anidride carbonica dall’atmosfera, come sottolineato dall’ultima relazione dell’IPCC”, ha dichiarato Christiana Figueres, cofondatrice di Global Optimism nonché ex responsabile principale per il clima nell’ambito dell’Accordo di Parigi. “La protezione degli ecosistemi perenni e il ripristino dei terreni degradati saranno strategie fondamentali per la mitigazione delle emissioni di anidride carbonica, soprattutto nei prossimi dieci o venti anni. I progetti in grado di raggiungere questo obiettivo rispettando la natura e migliorando il livello di vita delle comunità locali hanno un valore inestimabile ai fini della trasformazione necessaria per prosperare superando la crisi climatica”.
L’investimento iniziale di Amazon nell’Acceleratore supporterà 3.000 agricoltori e consentirà il ripristino entro tre anni di circa 20.000 ettari, un appezzamento di terreno grande quasi quanto la città di Seattle, rimuovendo fino a 10 milioni di tonnellate di anidride carbonica dall’atmosfera entro il 2050.
The Nature Conservancy collaborerà con il Centro Agroforestale Mondiale e diverse organizzazioni della società civile locale per implementare l’Acceleratore, aiutando le piccole aziende agricole a riconvertire i pascoli degradati dal bestiame in foreste e terreni agroforestali nativi. I sistemi agroforestali forniranno agli agricoltori una fonte sostenibile di reddito attraverso la vendita di cacao e altri raccolti. L’Acceleratore sperimenterà anche modalità di sostegno innovative per gli agricoltori e fornirà ai mercati beni primari sostenibili ricavati dalle foreste, anche utilizzando le tecnologie digitali, oltre a favorire lo sviluppo di nuove metodologie e tecnologie basate sui satelliti per la quantificazione e il monitoraggio della rimozione della Co2.
“Lo stato del Pará ospita il 9% delle foreste tropicali mondiali, ma sta facendo registrare tassi di deforestazione senza precedenti, perdendo ogni giorno 3.300 acri nel corso dell’ultimo anno”, ha rivelato Jennifer Morris, amministratore delegato di The Nature Conservancy. “Negli ultimi 13 anni, le piccole aziende agricole del Pará, un’area in cui l’agricoltura basata su tecniche di disboscamento e incendio sembra l’unica opzione, si sono rese responsabili di circa il 40% della deforestazione dello Stato. Per 20 anni, The Nature Conservancy ha collaborato con piccoli agricoltori, rappresentanti delle comunità, funzionari governativi e popolazioni indigene per individuare e implementare soluzioni vantaggiose per tutti, come l’agroforestazione, che aiutassero le persone e la natura a prosperare. Questa nuova partnership con Amazon ci consentirà di fornire le risorse e l’assistenza tecnica necessarie per portare avanti questo programma e dimostrare che l’agroforestazione rigenerativa e i mercati della CO2 sono modelli aziendali praticabili per le comunità dell’Amazzonia.
“Dobbiamo unire le forze per conseguire quello che può essere l’obiettivo del secolo: sviluppare le nostre economie e salvaguardare i redditi delle persone, preservando e ripristinando al contempo le foreste”, ha dichiarato Helder Barbalho, governatore del Pará. “Lo stato del Pará è pronto ad affrontare questa sfida e la nostra strategia è chiaramente illustrata nel piano aziendale Amazonia Agora, con il quale ci impegniamo alla totale decarbonizzazione entro il 2036 attraverso la riduzione della deforestazione e la promozione del riassetto forestale. Investimenti, come quelli di Amazon, in tecniche di agroforestazione e riforestazione sono ben accetti nello stato del Pará. Questa iniziativa apporterà vantaggi significativi alle comunità, alle risorse naturali e alla biodiversità dello Stato.”