Da tempo circolano indiscrezioni secondo le quali Amazon ha intenzione di sfruttare un nuovo OS per i suoi prodotti.
Per dispositivi quali Fire TV Stick o Fire Tablet Amazon sfrutta come base del sistema operativo Android Open Source Project, e – nonostante l’assenza di servizi Google – si tratta di un sistema operativo pienamente legato ad Android e ai relativi aggiornamenti.
Il nome in codice del nuovo sistema operativo di Amazon è Vega; è un progetto basato su Linux ma slegato da Android e Google, con vantaggi dal punto di vista dell’azienda di commercio elettronico statunitense, come ad esempio la possibilità di ridurre/allargare il sistema in base alle sue necessità, gestendo autonomamente funzionalità e update.
Il sito ZatzNotFunny riferisce che l’Echo Show 5 di terza generazione (quanto meno nella Kids Edition) sfrutta già un nuovo sistema operativo indicato genericamente come “OS 1.1” nelle Impostazioni. Questa indicazione non è la conferma definitiva del passaggio a “Vega OS” ma è ad ogni modo una conferma della volontà di dire addio a Fire OS (quest’ultimo era il nome che compariva in precedenza nelle Impostazioni).
Il sito ZatzNotFunny fa notare ancora cambiamenti nelle note sul materiale open source dei dispositivi Echo, e che l’ultima generazione di Echo Show 5 non è compatibile con Netflix, segnale che probabilmente Amazon non ha ancora ottenuto il supporto dalla società operante nella distribuzione di streaming e altri contenuti.
Il passaggio di Amazon a Vega OS ricorda la mossa di Google sugli speaker Nest Hub, passati silenziosamente da Cast OS a Fuchsia, senza stravolgere l’esperienza utente nel suo complesso. Amazon farà ovviamente di tutto per rendere il passaggio indolore a utenti e sviluppatori, con app aggiornate e SDK dedicati.
Non è dato sapere quando anche da altri dispositivi sarà eliminato Fire OS. Con un sistema tutto suo, Amazon ha il vantaggio di poter velocizzare il rilascio degli aggiornamenti, senza bisogno di aspettare update di AOSP (Android Open Source Project). Tra gli svantaggi per gli utenti, probabilmente l’impossibilità di sfruttare peculiarità come il sideloading di Android.
Amazon non è l’unico big ad abbandonare Android: lo ha già fatto Huawei e ora anche Xiaomi.