Stando a quanto riporta il Wall Street Journal, sia Amazon, sia Alphabet (Google), stanno valutando nuove possibilità di utilizzo per i loro speaker smart: trasformarli in veri e propri telefoni. Dispositivi come Amazon Echo e Google Home potrebbero essere sfruttati per ricevere ed effettuare chiamate e le due aziende prevedono l’integrazione di queste funzioni entro fine anno.
Prodotti come Amazon Echo che permettono di controllare e interagire dispositivi connessi e in generale con la tecnologia all’interno dell’ambiente domestico ed equipaggiati con l’assistente Alexa, sono ormai parte della vita quotidiana di molte persone. L’implementazione di funzionalità telefoniche sarebbe un plus apprezzato da molti.
Le due aziende starebbero lavorando per superare problematiche relative a privacy, normative in materia di telecomunicazioni, implementare servizi di emergenza e ridurre al minimo la “goffaggine” di conversare al telefono mediante uno speaker. Tra i problemi da superare, Google e Amazon sanno anche che alcune persone sono titubanti nel parlare a uno speaker, visto come un elemento sfruttabile per registrare le conversazioni. Ricordiamo che per loro stessa natura, sia l’Echo sia il dispositivo Home di Google, registrano continuamente l’audio, a supporto delle funzionalità di intelligenza artificiale.
Secondo le fonti interpellate dal quotidiano USA, Amazon ha intenzione di raccogliere solo metadati dalle telefonate e non l’intera conversazione; non è invece chiaro cosa intende fare Google ma potrebbe comportarsi alla stregua di quanto fa con Google Voice che memorizza, elabora e conserva la cronologia delle chiamate ma non le conversazioni.
Tra le funzioni sulle quali sono al lavoro sia Amazon, sia Google, funzionalità di call forwarding (utili, ad esempio, per ricevere chiamate sullo speaker quando si è in casa o, viceversa, dirottare le chiamate dallo speaker al telefono), funzioni di sincronizzazione con la rubrica telefonica, la possibilità di sfruttare servizi di terze parti come ad esempio Skype.
Anche Apple si vocifera stia lavorando a un dispositivo “smart” di questo tipo, uno speaker con funzionalità simili a quelli di Amazon e Google che grazie a Siri potrebbe essere sfruttato come “hub” per la gestione della casa e interagire con Mac e iPhone per riprodurre musica, filmati, ecc. Phil Schiller, senior vice president Worldwide Marketing di Apple, parlando di questa tipologia di prodotti, ha però detto: “La gente dimentica il valore e l’importanza dei display. Alcune delle più grandi innovazioni di iPhone negli ultimi dieci anni hanno a che fare con il display. Gli schermi non stanno scomparendo. Amiamo scattare foto e abbiamo bisogno di guardare qualcosa; un dispositivo con la sola voce non consente di mostrare immagini”. Leggendo tra le righe nelle dichiarazioni del dirigente, sembra emergere una visione di Apple diversa su questo tipo di dispositivi rispetto a quella di Amazon e Google.