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Amazon aumenta il prezzo dell’abbonamento Prime in USA

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Amazon Prime costa di più: negli Stati Uniti la società sta aumentando il prezzo dell’abbonamento annuale, che si fissa 139 dollari, quindi di 20 dollari in più rispetto ai 119 dollari dei precedenti contratti. I clienti che vogliono quindi rinnovare l’abbonamento dovranno accettare il rincaro di oltre un dollaro e mezzo al mese necessari, spiega il colosso dell’e-commerce per affrontare l’aumento dei costi nel paese, che va dalle spedizioni alla manodopera, passando per la costruzione.

Questo cambiamento entrerà in vigore il 18 febbraio per chi non si è ancora abbonato e a partire dal 25 marzo per chi invece dovrà rinnovare l’abbonamento dopo tale data. Di conseguenza è stato adeguato a questa linea anche il prezzo dell’abbonamento Amazon Prime mensile, che pessa da 12,99 a 14,99 dollari.

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Amazon ha giustificato il rincaro parlando più genericamente di «continua espansione dei vantaggi per i membri Prime, nonché l’aumento dei salari e dei costi di trasporto», ma per il momento pare riguardi soltanto gli USA. In una telefonata con gli investitori l’azienda ha infatti spiegato che ogni anno esamina i prezzi degli altri paesi, perciò non è detto che ciò non avverrà in futuro, ma per il momento l’Italia (così come gli altri) è salva.

Nel frattempo questo aumento dei costi ha portato una netta diminuzione del reddito operativo di Amazon, che è passato da 6,9 miliardi di dollari del 2020 a 3,5 miliardi di dollari nel 2021. E dal comunicato sugli utili dell’azienda pubblicato nelle scorse ore si legge anche che è il secondo trimestre consecutivo in calo per Amazon, a fronte di una costante crescita del fatturato, dei servizi cloud e in tutti gli altri comparti.

Non è la prima volta che Amazon aumenta il prezzo di Prime: l’ultima volta è accaduto nel 2018 e ha colpito anche il nostro paese, dove dai 19,99 euro annuali si è passati a 36,99 euro, mentre negli USA si passava da 99 dollari a 119. Negli USA ci fu anche un altro rincaro, quello appunto dell’abbonamento che dal 2014 sarebbe costato 99 dollari dopo essere stato fermo a 79 dollari per nove anni, cioè fin dal suo lancio avvenuto nel 2005.

amazon prime prezzo

Va ricordato che la netta differenza tra i prezzi USA e italiani è data dal fatto che oltreoceano il servizio è molto più ampio e variegato mentre qui da noi al momento oltre alle spedizioni gratuite include Prime Video, Prime Music, Prime Reading, Prime Photos e poco altro. Come dicevamo per il momento l’aumento di prezzo dell’abbonamento Amazon Prime riguarda soltanto gli Stati Uniti ma possiamo tranquillamente aspettarci un aumento dei costi in futuro, anche in Italia.

L’amministratore delegato Andy Jassy ha infatti spiegato che l’azienda sta affrontando «sfide a breve termine» che continueranno anche nei prossimi mesi. In special modo Amazon ha dovuto affrontare «costi più elevati guidati dalla carenza di offerta di manodopera e dalle pressioni inflazionistiche» durante il periodo natalizio, «e questi problemi sono persistiti nel primo trimestre a causa di Omicron». Ed è proprio la pandemia di COVID-19, che si estende in tutto il mondo, che potrebbe costringere la società a rimodulare le tariffe anche negli altri paesi in cui opera.

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