Amazon usa tecnologie AI per velocizzare le spedizioni dei pacchi: d’altronde il Black Friday è stato (e probabilmente continuerà a essere) uno dei periodi più impegnativi dell’anno per l’azienda, che solo quest’anno ha servito più di 70 milioni di consumatori in tutto il mondo.
Così per aiutarsi a gestire la fretta – si legge su CBS News – farebbe largo uso delle tecnologie di intelligenza artificiale. E così Amazon grazie alla AI riesce a preparare i pacchi per la spedizione entro 11 minuti dall’ordine, servendo adeguatamente tutte quelle strutture che poi effettuano la consegna in giornata.
Un ritmo ancora più veloce quindi rispetto ai centri in cui si lavora per spedire i pacchi uno o due giorni dopo l’acquisto online. Spiega Scot Hamilton, VP di Planning and Routing Technology presso Amazon:
È come il nostro Super Bowl, ci alleniamo con mesi di anticipo. Mi piace pensare all’intelligenza artificiale come all’ossigeno: non lo senti, non lo vedi. Ma è ciò che fa accadere la magia.
Come la tecnologia AI velocizza i pacchi Amazon
In realtà Amazon utilizza l’apprendimento automatico da oltre 25 anni, ma con la complicità dell’evoluzione tecnologica quel che fa oggi è davvero rivoluzionario. Non solo infatti il sistema analizza e traccia i percorsi di consegna, ma si adatta in tempo reale sia al traffico che alle condizioni meteorologiche.
È persino in grado di pronosticare la domanda giornaliera per oltre 400 milioni di prodotti prevedendo in quale parte del mondo è probabile che vengano ordinati. Tutto questo come dicevamo serve a velocizzare le consegne specie in questo periodo dell’anno in cui si passa da una media di gestione di 60.000 pacchi giornalieri a 110.000 e oltre.
Per Tye Brady, a capo di Amazon Robotics, siamo solo agli inizi, perché l’AI a un certo punto arriverà ad abbracciare ogni aspetto della catena di fornitura del gigante degli e-commerce.
C’è già in attivo un nuovo sistema chiamato Sequoia che aiuta la società a gestire l’inventario il 75% più velocemente e riduce l’elaborazione degli ordini del 25% per far sì che gli ordini anche al Black Friday e al Cyber Monday arrivino ancora prima.
E se per Goldman Sachs l’automazione rischia di colpire negativamente 300 milioni di posti di lavoro, per Brady l’AI è come «un bellissimo balletto di persone e macchine che lavorano insieme per svolgere un lavoro».
In Amazon al contrario l’AI – dice – avrebbe portato alla creazione di 700 nuovi tipi di lavoro soltanto nel settore della robotica. Ma il futuro è ancora da scrivere e il tempo ci dirà chi dei due ha ragione. A fine novembre Amazon ha annunciato nuovi chip AI quattro volte più veloci per addestrare AI.
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