Amazon sta affrontando una nuova causa in cui si afferma che un accordo tra la società e cinque editori di libri ha di fatto portato a prezzi più alti per gli ebook.
Lo ha riferito il Wall Street Journal, che riporta della causa intentata dallo studio legale Hagens Berman in un tribunale distrettuale federale di New York, secondo cui gli editori pagano commissioni elevate e altri costi ad Amazon, che porta all’ovvia conseguenza di innalzare il prezzo al dettaglio degli e-book venduti sulla piattaforma. A causa dell’accordo tra Amazon e gli editori – HarperCollins Publishers, Hachette Book Group, Penguin Random House, Simon & Schuster e Macmillan – il prezzo di Amazon è il prezzo che gli editori addebitano anche ad altri rivenditori, impedendo a questi di offrire l’e-book a prezzi inferiori.
La causa sostiene che i cinque editori rappresentano l’80% dei libri venduti negli Stati Uniti e definisce l’accordo una “cospirazione per fissare il prezzo al dettaglio degli e-book”, con conseguente violazione della legge antitrust.
Ricordiamo che nel 2012, in un’altra causa per e-book, il Dipartimento di Giustizia USA ha accusato Apple di aver cospirato con i principali editori di libri nel tentativo di competere con Amazon, gonfiando i prezzi degli e-book al di sopra del prezzo di 9,99 dollari preferito da Amazon. Hagens Berman è stato anche il principale consulente legale nel caso Apple. All’epoca gli editori si accordarono, ma Apple andò in tribunale e perse, accettando alla fine un accordo di 450 milioni di dollari, con 400 milioniemessi come rimborso ai consumatori. Apple ha negato qualsiasi illecito in merito al prezzo degli e-book.
Amazon ha rifiutato di commentare la nuova controversia, così come Penguin Random House. Tutti gli articoli di macitynet che perlano di Amazon sono disponibili da questa pagina. Invece per tutte le notizie che trattano di Finanza e Mercato si parte dai rispettivi collegamenti.