Pratica commerciale scorretta. Con questo tre parole Altroconsumo definisce uno dei recenti spot Apple dedicati ad iPhone 7, di preciso lo spot TV “Tuffo” in cui vediamo un signore ormai attempato esibirsi in un tuffo olimpionico, schizzando copiosamente il suo iPhone 7, precedentemente lasciato presso la sua sdraio a suonare la colonna sonora del gesto atletico.
La contestazione di Altroconsumo è abbastanza semplice: Apple da una parte ci presenta uno spot in cui mostra le capacità di iPhone 7 nel resistere agli spruzzi d’acqua, veicolando un messaggio di sicurezza; dall’altra, però, sempre contestualmente allo stesso spot, sottolinea che “La garanzia non copre i danni provocati dai liquidi”. Apple sembra lanciare il sasso, anzi, il gavettone, per poi nascondere subito la mano.
“Il fatto stesso che l’azienda espliciti una limitazione della garanzia in caso di danni provocati da liquidi è una chiara ammissione di ingannevolezza del messaggio pubblicitario”, afferma Altroconsumo nel suo post dedicato all’argomento, spiegando: “Lo spot indugia più volte su questo aspetto che, inevitabilmente, porta il consumatore a ritenere che lo smartphone resista al contatto con l’acqua. Non c’è un esplicito riferimento all’immersione dello smartphone in acqua ma, stando a quanto avviene nello spot, non sarebbe necessario osservare particolari precauzioni, neanche in situazioni solitamente considerate “a rischio”, come in una piscina. Di conseguenza, il messaggio pubblicitario genera nel consumatore medio l’aspettativa di acquistare un prodotto impermeabile o comunque resistente agli schizzi”.
Per questa ragione Altroconsumo ha segnalato Apple all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, chiedendo di interrompere la trasmissione dello spot ritenuta ingannevole. E’ noto come Apple non copra per garanzia i danni dovuti da liquidi, ma in questo caso il messaggio espresso dallo spot sembrerebbe realmente comunicare l’idea che il consumatore possa sfruttare il suo smartphone senza alcuna precauzione.
Probabilmente fra pochi giorni lo spot TV non sarà più nemmeno in onda, ma in ogni caso Altroconsumo si è mobilitata probabilmente per scongiurarne l’uso in futuro. Qui di seguito lo spot “incriminato”.
https://www.youtube.com/watch?v=Xea-SAq8FSI