Dopo la recente sanzione imposta dall’Antitrust alla società di Cupertino per pubblicità ingannevole e aggressiva sui device resistenti (almeno sulla carta) al contatto con i liquidi, avvenuta anche grazie ad Altroconsumo, l’associazione di difesa dei consumatori riferisce di essere «Pronta a intervenire nuovamente contro le pratiche commerciali scorrette di Apple». Assieme a Euroconsumers, il gruppo di organizzazioni di consumatori europee di cui fa parte, dice di essere pronta a procedere con una class action nei confronti dell’azienda «Per chiedere un giusto risarcimento per i consumatori italiani vittime nel corso degli anni delle pratiche scorrette di Apple, confermate anche dai tribunali italiani».
«Abbiamo iniziato già dal 2014 a raccogliere i casi dei dei consumatori che, in seguito all’aggiornamento dei software, denunciavano problemi di performance dei propri iPhone», riferisce l’associazione. «Anche grazie alle nostre segnalazioni, nel 2018 Apple è stata sanzionata per 10 milioni euro dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per pratiche commerciali scorrette e aggressive». «A maggio 2020 il TAR ha rigettato la richiesta di ricorso avviata dalla Mela contro la sanzione, confermando che la società di Cupertino ha rilasciato gli aggiornamenti del firmware iOS 10 e 10.1.2 per gli iPhone 6, 6 Plus, 6S e 6S Plus, già acquistati dai consumatori. Aggiornamenti che ne hanno ridotto in maniera significativa le prestazioni, spingendo così i consumatori a sostituire i propri smartphone con versioni più recenti».
Per ovviare al problema e respingere le accuse, in Italia Apple aveva avviato una campagna di sostituzione della batteria su questi modelli a prezzo ridotto. Soluzione che, a detta dell’associazione, «Non ha portato a un risarcimento equo ai tantissimi consumatori colpiti dall’obsolescenza prematura». C’è poi un precedente oltreoceano dove, tramite una class action, i consumatori sono riusciti a ottenere dalla Mela un risarcimento da 500 milioni di dollari: negli USA la società ha accettato di pagare 113 milioni di dollari per chiudere le cause in corso in 33 Stati.
«È il momento che anche i consumatori in Italia, Belgio, Portogallo e Spagna vengano trattati con lo stesso rispetto di quelli americani» spiega ancora l’associazione di consumatori «Per questo motivo assieme a Euroconsumers abbiamo annunciato una class action coordinata contro Apple per le pratiche di obsolescenza prematura, chiedendo un risarcimento minimo di 60 euro per tutti i consumatori coinvolti».
In Italia Apple è stata completamente scagionata dalle accuse di obsolescenza programmata, ma multata per non aver comunicato le modifiche alle funzioni di iOS in caso di batteria degradata, con l’obbligo di pubblicare un messaggio informativo sul proprio sito web italiano.