«Non aspettatevi un altoparlante con Siri. Non ci sarà». A chiarirlo una volta per tutte è Tim Bajarin, presidente della Creative Strategies Inc. che, da oltre trent’anni, si occupa di consulenza ed analisi per la maggior parte dei fornitori di hardware e software nel campo dei personal computer e più in generale dell’elettronica di consumo. In un approfondimento pubblicato sul Time ha spiegato i motivi per i quali Apple non sarebbe intenzionata a costruire un altoparlante con Siri da piazzare in casa e togliere così mercato ad Amazon Echo, il concorrente effettivamente più temibile in questo settore.
Anche se con una partenza un po’ lenta, ad oggi ne sono stati venduti 11 milioni di unità e ci sarebbe tutto lo spazio per crescere se consideriamo che la multinazionale di Seattle ha aperto l’integrazione del sistema a società di terze parti, tra case automobilistiche e produttori di elettrodomestici. Ma non basta.
Nessuna tecnologia è infatti onnipresente nella nostra vita come lo smartphone ed Apple, che ne vende quasi 75 milioni ogni trimestre, sa bene di avere un vantaggio competitivo non indifferente. La scelta di non realizzare uno speaker con Siri – sebbene, chiariamolo, non vi sia l’assoluta certezza in merito – non deve comunque essere vista come una negligenza da parte di Apple verso l’espansione dell’intelligenza artificiale e del proprio assistente vocale. Insomma, in quel di Cupertino non si sta di certo dormendo sugli allori.
Siri infatti è nato su iPhone, più precisamente ha fatto la sua apparizione su iPhone 4s nel 2011, ma poi è arrivato quasi subito su iPad (modello di terza generazione del 2012), trovando successivamente spazio in Apple TV (tvOS, 2015) ed entrando, soltanto pochi mesi fa, nei Mac grazie a macOS Sierra. Non dimentichiamoci poi che Siri è presente anche nelle automobili con CarPlay, è sempre al polso con Apple Watch e, con un doppio tap, si può richiamare agevolmente dalle nuovissime AirPods. Insomma, per i fedelissimi utenti Apple, l’assistente vocale è probabilmente sempre a portata di mano.
Per la società di Cupertino questo è molto importante, specialmente in vista della lunga battaglia che si prospetta non solo con l’assistente Alexa di Amazon Echo ma anche con Google Now e Microsoft Cortana. Apple crede nell’AI, lo ha ripetuto più volte, ma «Non è interessata a “copiare” Amazon Echo». Le ragioni risiedono nelle dichiarazioni di alcuni dirigenti Apple che, nel discuterne con Bajarin, hanno spiegato che l’azienda ha maggiore interesse nel voler rendere Siri onnipresente piuttosto che circoscriverlo a un solo altoparlante.
Ecco perché con Siri, grazie ad HomeKit, si possono controllare gli elettrodomestici in casa. E non da un solo punto della casa, come fa invece Amazon Echo. Ma da qualsiasi dispositivo della Mela, in qualsiasi momento. Ovunque.