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Apple sta lavorando ad un altoparlante intelligente con Siri incorporato, uno sfidante di Amazon Echo. E’ quanto afferma il The Information, dove si legge che la società dovrebbe essere anche prossima a concedere l’integrazione del proprio assistente vocale nelle applicazioni di terze parti su iPhone e iPad.
Echo di Amazon, lo ricordiamo, è un dispositivo connesso che “contiene” un assistente virtuale molto simile nella concezione a Siri: comprende il linguaggio naturale ed esegue richieste, anche se l’apparato è del tutto indipendente ed è in grado di stare da solo su una scrivania ed ascoltare l’utente. Grazie ad Echo e grazie ad accordi con società che lavorano con Amazon, è possibile, ad esempio, ordinare una pizza presso Domino o ancora riprodurre musica da Spotify. E questo è quel che promette anche Google con Home, un altoparlante per la casa che sarebbe per l’appunto aperto al supporto da parte di app e servizi di terze parti. Sarebbe questa la funzionalità anche del dispositivo che Apple sta preparando. Molto probabilmente sarebbe interfacciato al motore di Siri e farebbe, almeno in parte, quel che fa Siri su Mac.
Tra le caratteristiche principali, questo apparecchio, probabilmente molto più costoso di Echo (si ipotizza un prezzo intorno ai 300 dollari per unità), dovrebbe supportare HomeKit e consentire l’esecuzione di alcuni comandi controllando i dispositivi connessi in casa. Nonostante il ritardo in tal senso, Apple potrebbe comunque godere di un importante vantaggio strategico: Siri è multilingue, mentre Alexa di Amazon rimane attualmente confinato alla sola lingua inglese degli Stati Uniti. Apple avrebbe già iniziato a lavorare al suo Echo da molto prima che fosse rilasciato quello di Amazon.
Mentre il dispositivo che di fatto sfiderà Amazon Echo ed il più recente Google Home dovrebbe essere un progetto a lungo termine, il rilascio di un SDK per integrare Siri nelle app sembrerebbe essere più imminente, puntando alla conferenza WWDC del 13-17 giugno come momento ideale per il lancio. Ad oggi infatti l’integrazione di Siri è stata concessa a pochi servizi di terze parti (Yelp è uno di questi) ed è proprio qui che Apple sarebbe rimasta più indietro rispetto alla concorrenza.
Un SDK per Siri permetterebbe di fatto l’accesso all’assistente vocale da parte di qualsiasi sviluppatore ampliandone notevolmente le sue potenzialità e il mercato.