L’Internet delle Cose sta sempre più prendendo forma aiutando a connettere gli oggetti nel cloud, integrarli con infrastrutture esistenti, gestire i dati in remoto, favorire l’innovazione. Uno stimolo al settore potrebbe arrivare dall’Open Connectivity Foundation (OCF) gemellaggio tra big del settore che permetterà di avere standard di riferimento specifici per il settore.
I nomi che hanno aderito all’iniziativa sono: ARRIS, CableLabs, Cisco, Electrolux, GE Digital, Intel, Microsoft, Qualcomm e Samsung; tutte queste lavoreranno insieme per creare regole e specifiche ben definite. Parliamo di appliances, telefoni, computer, apparecchiature industriali e così via che potranno comunicare l’una con l’altra indipendentemente dal produttore, dai sistema operativo, chipset e modalità di comunicazione usate.
L’idea è in buona sostanza un’architettura di riferimento per oggetti intelligenti e connessi, la disponibilità di un ampio ecosistema condiviso che permetta di sviluppare e integrare oggetti in modo semplice, riducendo le complessità e definendo in che modo i dispositivi “intelligenti” possono connettersi in modo sicuro.