Pensate a che punto è arrivata l’intelligenza artificiale: con la fotografia di una parola scritta a mano è in grado di imitarne la calligrafia. La tecnologia è stata realizzata dai ricercatori di Facebook che per ora l’hanno chiamata “TextStyleBrush” perché, proprio come accade con alcuni pennelli nelle applicazioni di fotoritocco, è in grado di copiare lo stile di un testo semplicemente attingendone le caratteristiche da una parola presente in una immagine.
Questa tecnologia – spiegano – che in precedenza era in grado di fare la stessa cosa con i caratteri tipografici, già adesso è in grado di riconoscere un’ampia varietà di calligrafie. Non solo imita il modo in cui vengono scritte le singole lettere ma, come si può vedere da questo video, è in grado anche di interpretarne l’inclinazione e la curvatura delle varie parti, riconoscendo il tipo di tratto, la marcatura e le varie sfumature uniche di ciascun testo scritto a mano.
Non è ancora perfetta perché fa fatica a riconoscere alcuni elementi visivi quando il testo fotografato si trova su una superficie metallica o quando è multicolore, ma essendo un progetto aperto, chiunque può contribuire per migliorarlo: «pubblichiamo i metodi e i risultati di questo progetto con la speranza di stimolare il dialogo e la ricerca per rilevare i potenziali usi impropri di questo tipo di tecnologia».
Uno degli impieghi più interessanti è infatti quello dedicato al riconoscimento dei documenti falsificati, portando ad una più rapida risoluzione dei casi in cui un’informazione di questo tipo potrebbe essere rivelatrice. Ma una tecnologia come questa potrebbe essere usata ad esempio nel fotoritocco per la modifica e la sostituzione del testo nelle immagini, oppure per creare dei font personalizzati basati sulla propria scrittura. Perché no, anche per un migliore riconoscimento dei testi che porterebbe quindi a traduzioni più accurate, specialmente quelle in tempo reale sfruttando i sistemi di Realtà Aumentata.
L’azienda comunque punta soprattutto allo smascheramento dei falsi: «le immagini generate dall’AI avanzano ad una velocità vertiginosa. Sono già in grado di ricostruire sinteticamente scene storiche o o di modificare una foto in modo che assomigli allo stile di Van Gogh o Renoir. Se i ricercatori e i professionisti dell’intelligenza artificiale riescono a trovare il modo di migliorare questa tecnologia, potremmo riconoscere i falsi con ancor più precisione e di conseguenza costruire sistemi robusti che ci permettano di combatterli».