Padre Roberto Busa, gesuita e pioniere dell’intelligenza artificiale in campo linguistico, ha donato all’IBM la copia personale dei 56 volumi dell’Index Thomisticus consegnandoli al presidente e amministratore delegato Nicola Ciniero nel corso di una una cerimonia pubblica all’Aloisianum di Gallarate.
Quando l’eminente studioso decise di analizzare l’Opera Omnia di San Tommaso – un corpus di 1,5 milioni di righe e 9 milioni di parole – presentò il progetto a Thomas J. Watson, allora presidente della IBM, nel corso di un incontro tenutosi a New York. Padre Busa trovò così l’aiuto che avrebbe consentito di connettere i singoli elementi del pensiero del filosofo scolastico confrontandoli con altre fonti.
E’ il 1949: da quel momento la collaborazione tra il gesuita e l’azienda informatica statunitense non si sarebbe più interrotta, portando allo sviluppo della linguistica computazione e dell’ipertesto e, in ultima analisi, all’Index Thomisticus, frutto di 18 milioni di ore di lavoro.
Il patrimonio librario di padre Roberto Busa può essere consultato in Università Cattolica. Il gesuita, infatti, la scorsa estate ha deciso di donare alla Biblioteca d’Ateneo il suo archivio, le sue pubblicazioni e la sua biblioteca personale.
«Una donazione – come ha detto padre Busa – nata dal desiderio di mettere a disposizione dei ricercatori e di trasmettere alle giovani generazioni materiale utile a coltivare un sapere pluridisciplinare, che documenta il costituirsi di un’area disciplinare, la linguistica computazionale, per la fondazione della quale molto ho lavorato».
Il fondo comprende oltre 1.000 volumi della biblioteca personale, più un centinaio di raccoglitori con il materiale d’archivio – tra i quali autografi, lettere, documentazioni fotografiche -, e l’Opera omnia di padre Busa, che costituisce il nucleo più significativo e vitale della donazione.
La Biblioteca della Cattolica possiede già la versione cartacea dell’Index Thomisticus, custodita dalla Sala di Consultazione “G. Billanovich”, mentre la versione online è ad accesso libero all’interno del progetto “Corpus Thomisticum”, che raccoglie tutte le opere di San Tommaso e, attraverso l’Index, consente di effettuare ricerche lessicografiche e di frequenza dei vocaboli.
Il lavoro di padre Roberto Busa in Università Cattolica viene portato avanti dal Circse, un centro di ricerca interdisciplinare, il cui obiettivo primario è l’elaborazione computazionale e l’estrazione dell’informazione espressa da testi in lingue storico-naturali.
Il Centro costituisce l’istituzionalizzazione del Gircse, Gruppo Interdisciplinare di Ricerche per la Computerizzazione dei Segni dell’Espressione, sorto per volontà di padre Roberto Busa, pioniere dell’informatica linguistica, quale sviluppo dei seminari di Informatica Linguistica che egli tenne presso la Cattolica a partire dal 1978. Il Gircse ha operato stabilmente dall’inizio degli anni ’80 e può essere perciò annoverato tra i primi gruppi di ricerca sull’informatica linguistica fondati in Italia.
L’iniziativa fu accolta entro l’Università Cattolica dal professor Gianfranco Bolognesi presso l’Istituto di Glottologia, dove il centro di ricerca è tuttora ubicato. Il Circse opera nel contesto nazionale e internazionale della comunità scientifica che produce risorse linguistiche.
Fonte:
PR IBM
[A cura di Mauro Notarianni]