Come noto, il mercato dei computer desktop è da tempo in calo: si vendono sempre più e solo notebook e ora pare che anche il mercato degli all-in-one, fino a qualche tempo fa un’isola abbastanza felice, viva un periodo poco dinamico. Dopo una crescita spettacolare con percentuali de 45-50% nel 2009 e 2010, la domanda di questi modelli è cominciata a calare e nel 2011 la crescita si dovrebbe attestare al 31.1% secondo quanto riporta Digitimes. Nel settore desktop gli all-in-one contano per il 9.3% del mercato, una cifra molto bassa rispetto alle attese dello scorso anno, anche se bisogna considerare che si tratta di macchine con le quali i produttori possono sperimentare design “audaci”, creare prodotti meglio integrati, più efficienti e meglio rifiniti, guadagnando un po’ di margini in più rispetto alle macchine tradizionali: la ricetta che ha consentito ad Apple di dominare il settore con gli eMac e iMac.
La casa di Cupertino, in precedenza dominatrice assoluta del settore, non è più sola ma ora, in questo segmento ha la feroce concorrenza di HP e Lenovo. Quest’ultimo in particolare ha aggredito il mercato locale cinese, facendo scendere per la prima volta leggermente le vendite degli iMac nel grande paese asiatico (3.8 milioni di unità del 2011) e secondo le previsioni degli analisti, nel 2012 la società che ha acquistato la divisione personal computer di IBM potrebbe superare Apple. Negli Stati Uniti, invece, Apple è ancora inarrivabile: ha i due terzi della fetta di questo mercato. In Europa e negli USA il principale competitor di Apple è HP. Il declino delle vendite in questo segmento può essere spiegato dalla congiuntura economica ma anche dalla saturazione del mercato. La prossima sfida per tutti in questo settore è il rafforzamento dell’immagine, con investimenti nel design industriale e in ricerca e sviluppo.
[A cura di Mauro Notarianni]