Bokeh è un termine usato nel gergo fotografico che ha origine nel vocabolo giapponese “boke” e significa “sfocatura”.Con questo termine s’indicano le zone contenute nei piani fuori fuoco di una foto e la qualità estetica della sfocatura; per estensione, con tale termine s’indica anche un insieme di tecniche che permettono di ottenere gradevoli effetti di sfocatura sfruttando in modo creativo le proprietà ottiche degli obiettivi.
Bokeh 2 è la nuova versione di una raccolta di effetti creativi in grado di simulare accuratamente alcune lenti e obiettivi, modificare la messa a fuoco, creare vignettature e dare l’illusione di profondità di campo. Il software è compatibile con Photoshop (anche la CS5 a 64 bit) e Lightroom (versione 2 o successiva) e consente di impostare varie sezioni per il focus, scegliere effetti reimpostati o modificare i vari preset. In questa nuova versione Alien Skin ha aggiunto ulteriori possibilità nella simulazione delle lenti, incluse nuove opzioni per la simulazione di ottiche video e tilt-shift, oltre alle tradizionali lenti veloci e funzioni per la creazione di “aperture” artistiche. Il software consente di trasformare uno scatto f/22 in f/1 applicando un leggero effetto blur che solitamente si rinviene in ottiche high-end.
E’ possibile controllare il focus di più regioni, applicare effetto grana e desaturare solo alcuni elementi nelle zone soggette a vignettatura. Il flusso di lavoro è di tipo non distruttivo: poiché i vari effetti sono applicati a nuovi layer, è possibile sperimentare liberamente, senza paura di compromettere la foto originale.
Dal sito del produttore è possibile scaricare una versione dimostrativa e sullo stesso sono presenti il manuale in PDF e vari video e tutorial che illustrano le potenzialità del prodotto. Sullo store on-line del produttore statunitense, il software è venduto a 199$. I possessori registrati della versione precedente possono eseguire l’upgrade per 99$.
I requisiti minimi per l’uso del programma sono: un Mac con CPU Intel, Mac OS X 10.5 o superiore e la presenza di un software “host” quale, ad esempio, Photoshop CS3 o superiore o LightRoom 2 o superiore.
[A cura di Mauro Notarianni]