Alibaba, il gigante cinese del commercio elettronico, ha comprato il South China Morning Post, quotidiano in lingua inglese con sede a Hong Kong. L’accordo, del valore di 266 milioni di dollari, include altre proprietà dell’SCMP Group, quali le edizioni di Hong Kong di Cosmopolitan ed Esquire.
La mossa di Alibaba ricorda quella di Jeff Bezos, il CEO di Amazon, che due anni addietro ha comprato il Washington Post, giornale noto per vari scoop storici (uno su tutti: il Watergate). Un portavoce di Alibaba ha spiegato al New York Times che l’acquisto della testata giornalistica di Hong Kong è stata “una mossa spinta dal desiderio di migliorare l’immagine della Cina e offrire un’alternativa ai pregiudizi delle notizie riportate in occidente”.
Il vice-presidente del gruppo dirigente Joseph Tsai ha replicato alle prime critiche con una lettera aperta indirizzata ai lettori. “Qualcuno afferma che la proprietà di Alibaba comprometta l’indipendenza editoriale di SCMP. Questa critica riflette essa stessa il pregiudizio, come se l’editore dovesse incoraggiare alcuni punti di vista, e ritenere inadatti quanti la pensano in modo opposto”. “Di fatto, ciò è esattamente perché riteniamo che il mondo abbia bisogno di una pluralità di punti di vista quando si tratta di coprire le notizie che arrivano dalla Cina”. “La crescita della Cina come potenza economica e la sua rilevanza per la stabilità mondiale sono troppo importanti perché esponga un’unica tesi possibile”.
“Nel riportare le notizie, SCMP sarà obiettivo, accurato ed equo” ha aggiunto Tsai. “Ciò significa avere il coraggio di andare contro l’opinione comune, avere cura di verificare le storie, controllare le fonti e sentire i diversi punti di vista”. “Le decisioni editoriali quotidiane saranno prese dai giornalisti in redazione e non nel quartier generale dell’azienda”.
Il South China Morning Post si è occupato più volte di temi non trattati dai giornali cinesi per via della censura del governo. In passato il giornale era di proprietà di Rupert Murdoch; quest’ultimo l’ha venduto nel 1993 ll’imprenditore malesiano Robert Kuok, che era fino all’altro giorno il proprietario.