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Amazon e Microsoft hanno annunciato che i loro assistenti virtuali lavoreranno presto insieme: i dispositivi Alexa potranno accedere a Cortana; a sua volta Cortana sarà in grado di aprire ad Alexa nelle sue integrazioni.
Gli utilizzatori di Alexa potranno accedere alle caratteristiche uniche di Cortana come la possibilità di prenotare una riunione o accedere ai calendari di lavoro, impostare promemoria o leggere le email di lavoro, il tutto utilizzando la sola voce. Allo stesso modo, di utenti di Cortana potranno chiedere a Alexa di controllare i propri dispositivi smart home, interagire con Amazon e con molte delle più di 20.000 abilità sviluppate da sviluppatori di terze parti.
Si tratta di un approccio illuminato da parte di entrambe le società: Alexa approfitterà delle conoscenze generali e delle funzionalità di ricerca di Cortana, nonché dell’integrazione con Office; Cortana guadagna la distribuzione e le potenzialità date dalla diffusione dei dispositivi hardware Amazon.
Il New York Times ha rivelato alcuni retroscena sulla nascita della partnership fra Microsoft e Amazon; l’articolo cita ampiamente Jeff Bezos: il CEO di Amazon non avrebbe provato a contattare Google o Apple, ma non nasconde di apoter lavorare asp un accordo simile a quello stipulato con Microsoft anche con le due big del settore, ma l’alleanza fra Alexa e Cortana, appare proprio come una strategia per sfidare Siri e Google Assistant, che al momento possono essere considerati i due assistenti personali più diffusi sul mercato. Di conseguenza sarà difficile che Bezos riesca strappare accordi di questo genere a Apple e Google.