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Alcuni prodotti mostrati da Intel al CES usavano chip ARM

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Intel per dimostrare l’innovazione, chiama in soccorso ARM. L’uso di componenti prodotti da quella che sulla carta sarebbe una delle più pericolose rivali del futuro, viene rivelato da PC Magazine

I chip ARM, che non produce direttamente i processori ma fornisce un design di riferimento usato da molti protagonisti del settore (da Nvidia a Qualcomm, da Samsung ad Apple stessa), erano in alcuni dei prototipi di dispositivi di scena al Consumer Electronics Show di Las Vegas, descritti da Brian Krzanich (CEO di Intel). Bill Calder, portavoce della società, parlando di reference design (prototipi intorno ai quali i partner  potranno elaborare soluzioni peculiari) ha confermato che questi prodotti, studiati  per l’integrazione della tecnologia negli stili di vita degli utenti, con modalità che permettono alle persone di avere nuovi servizi e ottenere valore aggiunto, avevano al loro interno “componenti di terze parti”.

Ad esempio nell’auricolare smart con assistente vocale denominato “Jarvis” è presente proprio un chip ARM; anche nella cuffia intelligente sempre pronta che può essere integrata con le tecnologie degli assistenti personali non è presente circuiteria (processori o microcontroller) progettata da Intel. Krzanich ha anche mostrato uno smartwatch e una ciotola di ricarica wireless intelligente, prodotti nei quali, anche in questo caso non erano probabilmente presenti chip della casa di Santa Clara.

Intel, vale la pena evidenziarlo, ha una licenza di ARM per la progettazione di chip. Calder ha spiegato che il nuovo a.d. di Intel, Krzanich, si è impegnato a muoversi velocemente verso tecnologie all’avanguardia sul mercato, anche senza guardare obbligatoriamente in casa se necessario. Il portavoce del produttore di CPU ha ricordato che anche in passato sono state sfruttate tecnologie di terze parti, integrandole eventualmente solo in seguito nei prodotti. Nella prima iterazione della piattaforma Centrino, ad esempio, non era presente un chip wireless nel package per la gestione del wifi, “nonostante questo abbiamo dato l’avvio al wireless. dice Calder.

Interessante il pensiero su ARM: “Se cerchi chip a basso consumo, con prestazioni ridotte, quelli di ARM sono grandi”. Parole che stupiscono se si pensa che da tempo la società sta cercando un modo per contrastare l’agguerrito concorrente.

Intel sta da qualche anno lottando per proporre la sua linea di Atom a basso consumo come alternativa al design dei System-on-a-Chip (SoC) con architettura ARM, al momento leader nel settore mobile. Recentemente la società ha annunciato una nuova famiglia di prodotti a basso consumo energetico, i processori “Quark”, pensati per segmenti quali il computing da indossare.  Al CES di Las Vegas, Intel ha anche annunciato Edison, un nuovo computer basato su tecnologia Quark racchiuso nel formato di una scheda SD, con funzionalità wireless integrate e supporto per molteplici sistemi operativi, ma i bassi consumi di Quark non sono, evidentemente sufficientemente tali per estendere la presenza del produttore in segmenti quali l’Internet delle cose e il computing da indossare.

In quanti dei futuri prodotti che vedremo saranno presenti realmente tecnologie “Intel inside”?

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