Alcuni dipendenti di Apple avrebbero riferito di avere dei dubbi sulle probabilità di successo del futuro visore per Realtà Vista, il cui annuncio è indicato da vari osservatori come imminente, probabilmente presentato a giugno, in occasione dell’annuale conferenza sviluppatori (WWDC).
A riferire dei dubbi in questione è il New York Times, secondo il quale l’entusiasmo iniziale sul futuro prodotto si è trasformato in diffidenza.
A parlare di scetticismo sono otto attuali ed ex dipendenti di Apple sentiti in proposito dal quotidiano statunitense. Il cambio di umore sulla questione è indicato dal New York TImes come qualcosa senza precedenti per Apple, con alcuni dipendenti che a quanto pare sono scettici sulle probabilità di successo di un prodotto di questo tipo, in forte contrasto con quanto accaduto in passato nell’imminenza del lancio di nuovi prodotti, portati avanti con determinazione ed entusiasmo da tutti i team.
La prima generazione del visore, è a quanto pare vista come un ponte verso prodotti futuri, che porteranno ad una svolta. Quello che preoccuperebbe alcuni dipendenti è il presunto costo – si parla di 3000$, la reale utilità di un prodotto del genere e il punto interrogativo di rivolgersi a un mercato non affermato. Gli scettici parlano del dispositivo come “una soluzione alla ricerca di problemi”, qualcosa che non si sa bene quali problematiche dovrebbe risolvere.
Alcuni dipendenti di Apple avrebbero espresso dubbi sulle potenzialità del progetto, e altri ancora sarebbero stati licenziati per non essere riusciti a fare passi avanti con funzionalità previste, comprese migliorie riguardanti Siri. Il giornale statunitense parla di “scontento” non solo tra i dipendenti Apple ma anche da parte di alcuni dirigenti, alcuni di quali avrebbero messo in discussione le prospettive.
Un prototipo del dispositivo sarebbe stato mostrato cinque anni addietro a un centinaio di dirigenti della Mela in video nell’ambito di una convention aziendale, una dimostrazione organizzata da Jony Ive (ex l’ex Chief Design Officer di Apple). Nel filmato mostrato ai dirigenti si vedeva un uomo con il visore per la Realtà Aumentata chiamare sua moglie a San Francisco, condividendo con quest’ultima le attrazioni turistiche di Londra che apparivano alla donna come se le vedesse con i suoi occhi.
Il New York Times riporta ancora voci già circolate in precedenza, secondo le quali il visore prevede una montatura in fibra di carbonio, batteria da indossare in vita, fotocamere rivolte verso l’esterno, due display 4K, lenti correttive per chi indossa gli occhiali e una ghiera per aumentare o diminuire il pass-through video in tempo reale dell’ambiente circostante.
Apple avrebbe lavorato a fondo per ottenere un dispositivo perfetto in ambito videoconferenze, con supporto di avatar virtuali e battezzando l’applicazione principale per il visore “copresence”. Sono previsti anche contenuti ad alta risoluzione di cineasti di Hollywood come Jon Favreau e nonostante similitudini con i visori di Meta e il concetto di metaverso di quest’ultima, Apple avrebbe intenzione di presentare il dispositivo come qualcosa di diverso dalle attuali offerte di visori AR/VR.
Non mancherebbero a quanto pare strumenti specifici per artisti, designer e ingegneri, con funzioni per disegnare e ritoccare nello spazio 3D. Sono previste anche applicazioni per l’editing di video in realtà virtuale che possono essere controllate con gesture. Non mancano poi dipendenti che avrebbero riferito di un ulteriore ritardo rispetto a quanto finora previsto.
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