La Pennsylvania potrebbe diventare il primo Stato ad approvare una legge contro gli abusi perpetrati con l’accessorio trova tutto di Apple AirTag. Questa settimana il rappresentante di stato John Galloway ha infatti proposto una legge che vieterebbe specificamente l’uso di un AirTag per qualsiasi cosa che vada oltre la localizzazione di oggetti personali.
Citando un recente articolo del New York Times dove si parla appunto di un utilizzo illecito del tracker di Apple, ha sostanzialmente spiegato che il codice penale della Pennsylvania dev’essere necessariamente aggiornato per evitare lo stalking a distanza. Da quando gli AirTag sono in commercio (aprile 2021), «ho visto molti articoli su malintenzionati che li posizionano sui veicoli delle loro vittime, nelle borse e persino dentro le tasche del cappotto per tracciarne la posizione».
Questo strumento, prosegue, dovrebbe essere usato solo per ritrovare i propri effetti personali, «come chiavi, portafogli, zaini, che per altro è l’intenzione originale di questo prodotto. Questa mia legislazione va quindi a proteggere i cittadini della Pennsylvania, assicurandosi che questo atto ingiustificato venga affrontato aggiornando il nostro codice penale per vietare a qualcuno di rintracciare persone e oggetti personali di altri senza il loro consenso».
Il congresso della Pennsylvania sta proponendo la legge su AirTag mentre cerca co-sponsor: se i legislatori statali voteranno l’approvazione di questa nuova legge, lo stato sarà il primo a prendere di mira l’abuso degli AirTag tramite una legge.
A tal proposito, Apple ha recentemente aggiornato le linee guida sulla sicurezza dei propri dispositivi aggiungendo proprio un capitolo a parte per questo nuovo prodotto, e fin da subito ha mostrato come i sistemi di sicurezza già presenti consentano a una persona di sapere se viene seguita da un dispositivo sconosciuto.
In realtà lo stalking è già punibile per legge in molti stati, incluso quello della Pennsylvania. Secondo alcuni questa presa di posizione servirebbe in realtà per far vedere che si sta facendo qualcosa di ancora più specifico per questo reato in rapida ascesa. Altri ipotizzano perfino che si tratti principalmente di voler usare Apple per ottenere una più facile vittoria politica: d’altronde l’azienda può combattere la paura degli AirTag solo continuando a informare le persone su come funzionano questi dispositivi e cosa è già stato fatto per mitigare gli abusi.
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