L’AirTag di Apple (qui la nostra recensione) è progettato per funzionare oltre un anno con una normale batteria che è possibile sostituire facilmente (l’iPhone avvisa quando è il momento di cambiarla).
Come batterie sostitutive è possibile usare le tradizionali batterie CR2023. Il sito The Loop evidenzia che quando è il momento di cambiare la batteria, Apple suggerisce di non usare batterie con “rivestimento amaro”.
Le batterie rotonde tipo CR2032 sono facili da sostituire; è possibile sostituire la batteria a bottone di vari dispositivi in modo fin troppo facile, un aspetto che comporta potenziali problemi per chi ha bambini (soprattutto quelli molto piccoli e i neonati); questi, infatti, spesso le ingoiano, rischiando di innescare una reazione chimica nell’esofago che può provocare ustioni e altri danni.
Per questo motivo alcuni produttori hanno realizzato delle pile a bottone con un rivestimento dal sapore amarissimo (uno strato a forma di anello di un composto non tossico denominato Bitrex) per prevenirne l’ingestione.
In un documento di supporto di con le indicazioni su come sostituire la batteria dell’AirTag, Apple spiega che “le batterie CR2032 con rivestimento amaro potrebbero non funzionare con AirTag o altri prodotti alimentati a batteria, a seconda dell’allineamento del rivestimento in relazione ai contatti della batteria”. È quindi consigliabile usare batterie senza questo rivestimento amarognolo, avendo cura di tenere fuori dalla portata dei bambini AirTag e lasciare batterie di questo tipo in bella vista.
Duracell riferisce che ogni anno si verificano centinaia di casi di ingestioni di batterie a moneta al litio a danno dei bambini, nella metà dei casi al di sotto dei 6 anni. I dispositivi come telecomandi, giocattoli e chiavi per auto diventano sempre più piccoli e richiedono quindi, sempre più spesso, batterie a moneta al litio. Se una batteria a moneta al litio viene ingerita, e non si interviene tempestivamente, può rimanere bloccata nell’esofago, provocando una reazione chimica dannosa che può rivelarsi fatale nel giro di due ore. Se sospettate che un bambino abbia ingerito una batteria, bisogna recarsi immediatamente al pronto soccorso.
A maggio di quest’anno alcuni rivenditori australiani avevano rimosso dagli scaffali le confezioni di AirTag in risposta a preoccupazioni da parte di alcuni genitori relative alla facilità con cui bambini potrebbero accedere alla batteria del tracker. Anche l’Australian Competition and Consumer Commission (ACCC) ha preso di mira gli AirTag mettendo in guardia gli utenti del potenziale pericolo