Le nuove Time Capsule (2TB e 3TB) e Airport Extreme introdotte da Apple a giugno offrono prestazioni superiori nella velocità di trasferimento dei dati e anche un raggio d’azione superiore. La dimostrazione arriva da un approfondito test effettuato da AnandTech in cui le due basi sono state smontate, esaminate nei componenti principali infine anche messe alla prova e confrontate con le basi wireless della Mela della generazione precedente.
Ricordiamo che Apple ha introdotto le due nuovi basi a giugno pubblicizzando esclusivamente la maggior capacità di storage della Time Capsule, senza indicare nulla circa le prestazioni erogate. L’hardware di Time Capsule e di Airport Extreme risulta sostanzialmente identico tra la quarta generazione precedente e la quinta attuale. L’unica differenza sostanziale riguarda il chip wireless utilizzato: Apple non impiega più i chip Marvell 88W8366 WLAN bensì i Broadcom BCM4331, lo stesso chip singolo integrato anche nei MacBook Pro di ultima generazione rilasciati all’inizio di quest’anno. La potenza del segnale è aumentata sensibilmente rispetto alla generazione precedente: a seconda della tecnologia Wi-Fi a, b, n utilizzata e a seconda della frequenza, la potenza in uscita indicata in milli-watt in alcuni casi è raddoppiata, in altri addirittura triplicata.
Nell’utilizzo pratico emergono i vantaggi di queste novità introdotte da Cupertino. I test mostrano miglioramenti modesti nella potenza del segnale in ricezione, mentre un test sulla modulazione che misura la velocità di collegamento alle reti 802.11n dimostra un notevole miglioramento soprattutto per i dispositivi che si trovano lontani dal punto di accesso. Le prove con il trasferimento dei file mostrano miglioramenti sostanziali per il downstream ai limiti del raggio d’azione e miglioramenti consistenti in upstream, in alcuni casi le prestazioni sono doppie rispetto ai dispositivi della generazione precedente.
In definitiva con le nuovi basi wireless è lecito attendersi in generale velocità di trasferimento dati superiori in entrambe le direzioni. Ora con le nuove Time Capsule e Airport Extreme è possibile far arrivare il collegamento senza fili in stanze o zone dove prima il Wi-Fi era impossibile, trasformando così le situazioni peggiori rilevate con le basi delle generazione precedenti in una rete Wi-Fi perfettamente utilizzabile. Va notato che i benefici resi possibili con le nuove basi wireless risultano ancora superiori per gli utenti che utilizzano dispositivi Apple dotati di chipset Wi-Fi Broadcom, fortunatamente Apple sta integrando questo hardware nella maggior parte dei propri dispositivi in catalogo. Le prestazioni migliori sono state ovviamente registrate utilizzando le nuovi basi con i MacBook Pro lanciati a inizio 2011, in ogni caso Cupertino sta adottando i chip wi-fi Broadcom anche in iPhone, iPad, negli iMac e anche nel Mac mini.
La base Airport Extreme di Apple è proposta su Apple Store a 159 euro. La base Time Capsule è disponibile in due capacità: da 2TB a 279 euro e anche da 3TB a 479 euro.
