Gli AirPods 3, successori degli attuali AirPods Pro 2, avranno una nuova identità: dispositivi per la musica ma anche per la misurazione di alcuni parametri biologici e quella di un dispositivo che aiuterà i deboli di udito.
Del futuro degli auricolari più popolari al mondo parla il solito Mark Gurman di Bloomberg nell’ultimo numero della sua newsletter “Power On” tratteggiando per essi un percorso non di breve termine ma sicuramente interessante.
In base a quello che dice il giornalista ,la prima novità per gli AirPods Pro potrebbe giungere dall‘ormai inevitabile custodia di ricarica con USB-C questo forse a stretto giro di posta (del resto a metà ciclo degli Airpods Pro originali Apple aveva aggiornato la custodia per renderla compatibile con Magsafe) ma i piani sono ben più ambiziosi.
Secondo Gurman, Apple intende in primo luogo aggiungere sensori per misurare la temperatura corporea dal condotto uditivo. Si tratterebbe di un sistema alternativo e molto più preciso di quello che oggi è integrato in Apple Watch Series 8 o Apple Watch Ultra, rilevando la temperatura dal polso e che può essere utile solo in poche situazioni (infatti oggi vien usato solo per tenere sotto controllo il ciclo di ovulazione del pubblico femminile)
La voce diffusa da Gurman non è nuova. Già per AirPods Pro 2 si parlava di un simile sistema che sarebbe stato abbinato ad un cardiofrequenzimetro. Ma successivamente la voce è stata smentita affermando che le due funzioni sarebbero arrivate successivamente.
Ricordiamo che sul versante salute sono emersi in passato brevetti di Apple dedicati a funzionalità per diagnosticare e monitorare il bruxismo, e altri in grado di rilevare i movimenti della testa, utili ad esempi per rilevare le singole ripetizioni nel sollevamento pesi.
Una seconda funzione che potremmo definire “medicale” degli AirPods Pro 3 sarebbe a beneficio dell’udito. Qui i piani di Apple sono ambiziosi – anche se non nuovi – perchè Apple vorrebbero addirittura ottenere un’approvazione formale e andare ad incidere così in un mercato, quello degli apparecchi acustici che vale 10 miliardi di dollari all’anno.
Per Apple entrare in questo mercato, come fa notare Gurman, non sarebbe molto difficile visto che da una parte gli Airpods già integrano funzioni come Conversation Boost e Ascolto Dal Vivo e che lo scorso anno la Food and Drug Administration ha allentato le regole consentendo la vendita di dispositivi per l’ausilio uditivo senza esami o prescrizioni mediche.
Oltre a questo da uno studio dello scorso anno è emersa la possibilità di usare gli auricolari wireless di Apple alla stregua di apparecchi acustici, più abbordabili e accessibili rispetto a specifici e costosissimi dispositivi medici.
Gurman fa anche qualche cenno al sistema attraverso il quale gli AirPods Pro 3 potrebbe funzionare nel campo del supporto a chi soffre di perdita dell’udito: un test che riprodurrà vari suoni che consentiranno al sistema di capire il livello di perdita di udito e di adeguare la risposta degli auricolari.
Questa tecnica viene usata anche da Mimi (gratis sull’App Store): in circa sei minuti l’utente può può testare la sua capacità uditiva ascoltando diverse gamme di frequenze. Ma qui Apple si spingerebbe oltre perchè gli Airpods modificherebbero il suono di conseguenza, amplificandolo o potenziando alcune gamme di frequenza.
Gurman precisa che lo sviluppatore di Mimi era stato avvicinato da Apple qualche anno fa e afferma che Cupertino ha già assunto vari specialisti nel settore.
Le novità degli AirPods 3 non sono dietro l’angolo. L’aggiornamento potrebbe arrivare probabilmente nel 2025 seguendo un ciclo di rinnovo degli Airpods, aggiornati ogni tre anni, che seppure non consolidato appare probabile.
Prima di allora ci sono le novità software apportate da iOs 17 agli Airpods Pro e probabilmente un aggiornamento che consentirà di abbinarli a Vision Pro. Gli auricolari paiono una buona soluzione per ridurre il disturbo acustico provocato dai diffusori integrati nel visore Apple e Gurman si dice certo che ci sarà un ruolo per essi nell’ecosistema del nuovo prodotto.
Gurman ritiene anche che Apple potrebbe portare il prezzo della versione base da 129$ a 99$ redendo gli auricolari di Apple più competitivi rispetto a prodotti simili di aziende quali Samsung, Sony e Amazon.