Tra le varie novità presentate da Apple nel corso dell’evento del 7 settembre, ci sono anche i nuovi AirPods Pro di seconda generazione. Questi auricolari vantano il nuovo chip H2 con il quale sono possibili funzionalità quali la cancellazione attiva del rumore evoluta e la modalità Trasparenza adattiva di nuova generazione.
Apple non ha integrato un secondo trasduttore, sensori biometrici e una batteria più grande ma nelle specifiche relative alla connettività fa riferimento alla tecnologia wireless Bluetooth 5.3.
Il sito Macrumors fa notare che non è ad ogni modo chiaro se le AirPods Pro di seconda generazione permetteranno un giorno di supportare l’audio Bluetooth LE. L’Audio LE – come abbiamo spiegato qui – è quello pensato per le nuove generazione di tecnologie audio Bluetooth, offrendo – oltre a migliorie a livello di consumi energetici – funzionalità che permettono di ottenere performance migliori e nuove funzioni.
Peculiarità della nuova tecnologia è l’integrazione del Low Complexity Communication Codec: LC3 offre in pratica una maggiore qualità nella riproduzione audio, rispetto a quanto possibile attualmente con il Subband Codec (SBC), tecnologia di codifica audio standard utilizzata dai dispositivi Bluetooth. LC3 è in grado di produrre audio di qualità identica a SBC ma con metà bit rate, elemento che permette agli sviluppatori di creare app che massimizzano l’efficienza dei dispositivi senza avere un impatto negativo sulle prestazioni.
Nelle specifiche tecniche di Apple e nei comunicati stampa non vi sono riferimenti a LE Audio, e possiamo dunque ipotizzare che Apple non supporti – almeno per ora – questa tecnologia (non è ad ogni modo da escludere che novità specifiche potrebbero arrivare con futuri aggiornamenti firmware).
Apple è interessata a migliorare più possibile la qualità audio anche perché si sta preparando da tempo a offrire un’offerta di streaming di musica classica (mercato di riferimento per gli audiofili più rigorosi). Qualcomm lo scorso anno ha presentato la tecnologia aptx Lossless promettendo “audio di qualità CD via Bluetooth” e sorprende il silenzio di Apple sulla questione codec LC3.
Nessun riferimento nei comunicati e sul sito neanche all’Auracast o broadcast audio: “canali sonori” che permettono di connettere più utilizzatori a un’unica sorgente, funzionalità utile anche per collegarsi con le audioguide dei musei o esempio veicolare gli annunci di una stazione (o aeroporto) a più dispositivi.