AirDrop è una di quelle funzioni disponibili nei dispositivi Apple già da diverse generazioni ma di cui spesso se ne ignorano le capacità o, ancor peggio, ci si dimentica di avere. Sbarcò su iOS (7) e Mac OS X (Lion) nel 2011, in un periodo in cui il Bluetooth tra i cellulari era ancora la scelta principale per scambiare foto e documenti. Apple prese perciò il meglio da questa caratteristica abilitandola ai propri dispositivi – e ad essi soltanto – proprio con AirDrop, tecnologia che ad oggi sfrutta WiFi e Bluetooth per lo scambio rapido dei file.
Con iOS 10 è ancora più in evidenza, troneggiando all’interno del pannello di condivisione ed occupando una buona porzione del Centro di Controllo. Molti potrebbero ancora oggi chiedersi a cosa serve e quando potrebbe essere utile, ed a questo quesito ha cercato di rispondere iDownloadBlog, descrivendo alcuni scenari in cui in effetti optare per AirDrop piuttosto che per mail e messaggi fa risparmiare tempo e passaggi.
Ad esempio può essere un’ottima scelta nella condivisione di un link. Immaginate di stare seduti sul divano, oppure in treno, di leggere un articolo che ritenete interessante e di volerlo condividere con l’amico seduto al vostro fianco. Anziché optare per il messaggio, che implicherebbe da parte del destinatario l’apertura dell’app ed il click sul link, con AirDrop basta un click per accettare la condivisione ed aprire immediatamente la pagina in Safari. Si risparmia un passaggio ed è tutto molto più naturale.
E’ certamente una migliore soluzione anche per la condivisione di un contatto in rubrica, una situazione certamente più rara della precedente ma che, a differenza dell’invio della scheda tramite messaggio o email, elimina l’apertura di quest’ultima e l’aggiunta dei dati in una nuova scheda in rubrica. Di fatto sarà sufficiente accettare la condivisione per aggiungere automaticamente la scheda alla lista dei propri contatti.
Stesso discorso per le applicazioni. Specialmente per chi ha un iPhone 6s o un più recente iPhone 7 (e relative generazioni Plus), grazie al 3D Touch è sufficiente premere con forza l’icona, selezionare il pulsante di condivisione e scegliere il destinatario attraverso AirDrop. Chi accetta la condivisione non dovrà cercare manualmente l’app su App Store, né dovrà cliccare alcun link: il sistema, invece, mostrerà automaticamente la relativa scheda sullo store.
AirDrop può certamente funzionare anche con la musica, purché si abbia sottoscritto un abbonamento ad Apple Music. Condividere album è un attimo, così come far ascoltare una specifica canzone ad un amico, che se accetterà la condivisione potrà riprodurla istantaneamente dal suo dispositivo.
Se è vero che AirDrop semplifica le condivisioni e permette di saltare qualche passaggio, per beneficiarne a pieno bisognerebbe prendere l’abitudine di attivarlo (su entrambi i dispositivi, mittente e destinatario) nel momento stesso in cui si decide di condividere un contenuto. Ancor meglio sarebbe tenerlo costantemente attivo, magari abilitando l’opzione “Solo contatti” per evitare di ritrovarsi in spiacevoli situazioni come accadde qualche anno fa ad una londinese.