Una ruota di solidarietà quella che si sta muovendo intorno ad Airbnb, il portale online che mette in contatto le persone in cerca di un alloggio o di una camera per brevi periodi, che nei giorni scorsi a causa degli scontri in Ucraina ha deciso di interrompere il servizio in Russia e in Bielorussia.
Lo ha annunciato l’amministratore delegato della società, Brian Chesky, tramite un conciso messaggio via Twitter, che però include una verità molto più grande: questa improvvisa decisione infatti comporta la chiusura di circa 90.000 noleggi a breve termine attivi su diverse piattaforme russe e poco più di 1.800 in Bielorussia, un bel po’ di operazioni che smetteranno quindi di generare movimenti sia di persone che di soldi.
«Tutte le possibilità sono sul tavolo» ha spiegato Chesky come a giustificare che tale decisione sarebbe stata causata dalle azioni militari russe che si stanno susseguendo in Ucraina da ormai quasi un mese. Allo stesso tempo infatti Airbnb sta offrendo alloggi gratuiti ad un massimo di 100.000 rifugiati ucraini in fuga verso le nazioni europee adiacenti, tra cui Polonia, Germania, Ungheria e Romania.
Ma come dicevamo non è soltanto la società ad aver deciso di intraprendere azioni di solidarietà. Anche gli stessi utenti che circolano sulla piattaforma hanno preso in mano la situazione: alcuni ad esempio hanno affittato alcuni alloggi in Ucraina come soluzione per trasferire denaro ai residenti della nazione che stanno affrontando gravi difficoltà economiche. «Mia moglie ed io abbiamo appena prenotato il tuo appartamento per uan settimana, ma ovviamente non verremo. Questo è solo per farti avere dei soldi» ha scritto un utente ad un affittuario di Airbnb in Ucraina.
Questo ha azionato un altro ingranaggio, che ha portato Airbnb a rinunciare temporaneamente alle commissioni di ospite e affittuario per tutte le prenotazioni che vengono effettuate in Ucraina. Secondo l’ONU, dall’inizio della guerra (20 febbraio 2022, ndr) già oltre un milione di persone è scappato dal paese e si stima che alla fine potrebbero andarsene fino a quattro milioni.