Nel 2020, Airbnb ha introdotto un divieto temporaneo di organizzare feste ed eventi all’interno delle case in affitto, per non dar seguito alle restrizioni sul distanziamento sociale imposte dalla pandemia. Adesso, l’azienda ha annunciato che il divieto di party sarà permanente.
La società si è detta soddisfatta del risultato ottenuto, e da misura strettamente collegata al COVID, è diventata regola di buon senso. Anzi, si è trasformata in una sorta di “politica comunitaria” fondamentale per sostenere ospiti e i loro vicini.
Il divieto fa sì che gli ospiti delle case non potranno più organizzare feste all’interno degli appartamenti, in particolare i party con invito aperto, ossia quelli pubblicizzati sui social media, oltre che vietare le cosiddette “feste house”. Le feste e gli eventi vietati sono essenzialmente quelli che attirano lamentele dai vicini, per via del troppo rumore.
Airbnb afferma di aver sospeso gli account di circa 6.600 ospiti per aver violato il divietonel 2021. Si tratta certamente di una cifra minuscola considerando che l’azienda ha più di 150 milioni di utenti.
Oltre a rendere permanente il divieto di, Airbnb sta revocando il limite di occupazione di 16 persone introdotto nel 2020. L’azienda riferisce che questo è dovuto al fatto che ci sono molte proprietà che possono ospitare comodamente più di 16 persone e che molte di queste sono utilizzate per “viaggi di famiglia multigenerazionali e gruppi più grandi”. Questo particolare cambiamento di politica entrerà in vigore “nei prossimi mesi”, afferma Airbnb.
Anche prima della pandemia, Airbnb aveva lentamente cambiato le sue politiche sulle feste. All’inizio del 2020 ha rimosso un filtro di ricerca “a misura di eventi” e l’opzione per contrassegnare le inserzioni come “feste ed eventi consentiti”. Ha anche vietato le “case per feste” nel 2019 dopo che cinque persone sono morte durante un evento di Halloween in cui erano presenti oltre 100 persone in una proprietà Airbnb a Orinda, in California.