Il CEO di Airbnb, Brian Chesky, ha dichiarato al Financial Times che l’azienda andrà “un po’ oltre il suo core business” a partire dal prossimo anno: Chesky desidera che Airbnb espanda il suo focus e sta attualmente pianificando una spinta verso gli affitti a lungo termine e non solo.
Il servizio offre già affitti mensili, ma apparentemente solo il 18% delle notti prenotate nel secondo trimestre del 2023 provengono da soggiorni più lunghi di 30 giorni. Chesky crede che l’azienda possa fare di più per accendere l’interesse per le prenotazioni a lungo termine, oltre a pensare che offrire affitti per un intero anno rappresenti una “enorme opportunità”.
Il piano di Chesky, se ben eseguito, potrebbe essere ciò di cui l’azienda ha bisogno per poter recuperare le locazioni perse a New York. La città era un tempo uno dei mercati Airbnb più grandi con il maggior numero di locazioni disponibili, ma di recente le autorità hanno iniziato ad applicare nuove regolamentazioni che ne hanno eliminate la maggior parte.
I problemi degli affitti brevi
New York ha stabilito, infatti, che gli host dovranno presentare una domanda per poter affittare case agli ospiti per meno di 30 giorni, ma viene riportato che la burocrazia impiega molto tempo per rilasciare le approvazioni. Inoltre, gli host possono affittare case solo per soggiorni a breve termine se anche i proprietari sono lì presenti e solo due ospiti sono ammessi contemporaneamente.
Oltre a concentrarsi sugli affitti a lungo termine, Chesky intende anche ampliare la selezione di esperienze, in modo da poter offrire più “attività da fare durante il viaggio”.
Per questo, ha presentato ulteriori idee esposte anche al Times, tra cui pop-up di ristorazione e noleggio di auto:
Il secondo bene più importante di solito nella vita di una persona dopo la propria casa è la propria auto. Sarà la prossima cosa [in cui investire]
La affermazione di Chesky suggeriscono un modello di business simile a servizi come quello di Turo, che le persone hanno definito di fatto come un “Airbnb per le auto”. Anche in Italia la società è incappata in qualche difficoltà, con la richiesta di 500 milioni di euro dall’Agenzia delle Entrate e disegni di legge contro gli affitti brevi.