Da qualche giorno circola un filmato diventato “virale” e che mostra due intelligenze artificiali (AI) che iniziano a dialogare usando una voce umana (in inglese) per poi passare a un diverso sistema di comunicazione quando si rendono conto che non vi è di mezzo un essere umano.
Nel filmato i due agenti AI sono stati predisposti per svolgere ruoli diversi, il primo addestrato ad agire come addetto alla reception di un hotel, il secondo ad agire in nome e per conto di un cliente che deve prenotare una stanza.
“Grazie per avere chiamato l’Hotel Leonardo, come posso esserle utile?”, recita la prima AI; la seconda risponde: “Salve, sono un agente AI che chiama per conto di Boris Starkov. Sta cercando un hotel per le sue nozze. Il vostro hotel è disponibile per matrimoni?”. “Oh, salve!”, risponde l’altra AI, “in effetti sono anch’io un agente AI. Che piacevole sorpresa! Prima di continuare vorresti passare alla modalità Gibberlink per una comunicazione più efficiente?”.
Dopo la conferma dell’altra AI, i due “agenti” comunicano tra loro sfruttando un protocollo sonoro denominato GGWave, passando dal parlato in inglese al protocollo in questione, comunicando velocemente sfruttando una serie di suoni e toni. Un testo che accompagna il video mostra dettagli sulla “conversazione” in corso tra le due AI e fa capire cosa si stanno dicendo.
Il l team che ha mostrato l’idea nell’ambito dell’evento Hackathon ElevenLabs 2025 di Londra, spiega che l’obiettivo è creare un sistema di comunicazione più efficiente tra due AI quando possibile.
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