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Amazon sogna una AI che fa la spesa al posto nostro

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Nella tabella di marcia di Amazon è previsto l’arrivo di intelligenze artificiali avanzate che sarà possibile usare nel sito di e-commerce, inclusi agenti AI in grado di aiutare l’utente con gli acquisti.

L’azienda di commercio elettronico sta già studiando AI stile ChatGPT richiamabili dal sito web e dall’app ma anche esplorando servizi più ambiziosi, inclusi agenti AI autonomi in grado di raccomandare prodotti ai clienti e aggiungerli autonomamente al carrello.

“È nella nostra roadmap. Ci stiamo lavorando e iniziando la prototipazione; quando riterremo che sarà sufficientemente adeguata, la rilasceremo in qualche forma che abbia senso” riferisce Trishul Chilimbi, vice presidente e personalità di spicco in campo scientifico che si occupa di tecnologie AI per prodotti e servizi di Amazon.

Chilimbi spiega che il primo passo verso gli agenti AI consisterà probabilmente in chatbot in grado di raccomandare oggetti in maniera proattiva, in base alle abitudini e agli interessi degli utenti, ma anche tenendo conto della comprensione di trend più ampi. Lo scienziato riconosce l’importanza di rendere tutto non intrusivo, spiegando che “se non avrà senso o risulterà molesto sarà possibile regolare le impostazioni” dell’agente ma che quest’ultimo sarà in grado di presentare in modo sorprendente cose interessanti man mano che si usa.

L’intelligenza artificiale è davvero la nuova rivoluzione industriale?
Immagine creata con Microsoft Designer

Come molte altre aziende del mondo IT, anche Amazon sta guardando oltre le chatbot, rivolgendo l’attenzione ad “agenti” che sfruttano LLM (modelli linguistici di grandi dimensioni) e sono in grado di svolgere vari compiti per conto degli utenti (es. scrivere codice al volo, digitare testi o muovere il cursore del mouse). Futuri agenti AI potrebbero essere in grado, ad esempio, di navigare tra vari siti web per pagare una multa, operare in autonomia per presentare la dichiarazione dei redditi ed eseguire un insieme di task molto più complessi che rispondere a semplici query, offrendo un nuovo livello di precisione e affidabilità.

Gli agenti AI che studia Amazon sono ovviamente pensati con l’obiettivo di aiutare i clienti a individuare merce e oggetti vari da acquistare, tenendo conto di quello che hanno bisogno o potrebbero desiderare.

Rufus, l’assistente per lo shopping di Amazon annunciato a febbraio 2024, potrebbe essere in grado di suggerire il nuovo libro di una collana quando disponibile, raccomandando di metterlo nel carrello o offrendosi di portare a termine l’acquisto al posto nostro riferisce Rajiv Mehta, vice presidente di Amazon che si occupa di AI conversazionali per lo shopping, spiegando che l’agente potrebbe indicare frasi del tipo: “L’abbiamo acquistato per te, possiamo spedirlo oggi e verrà consegnato domani mattina. Confermi?”. Un esempio più estremo sono richieste generiche che l’utente potrebbe fare all’agente AI, con domande del tipo: “Sto andando in campeggio, comprami tutto quello di cui ho bisogno”, uno scenario complesso ma non impossibile da gestire per l’agente AI che potrebbe decidere in autonomia cos’è utile portare in campeggio, creando una lista esaustiva di possibili oggetti per partire in tranquillità, tenendo eventualmente conto del budget stabilito.

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