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Aggiornato il report di Apple con le richieste delle forze dell’ordine, Italia inclusa

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Le autorità di polizia e giudiziarie italiane negli ultimi sei mesi hanno chiesto ad Apple di avere accesso a 1645 tra iPhone e iPad. È questo il dato che emerge dal rapporto con cui Cupertino, semestralmente, evidenzia le richieste di informazioni per ragioni di ambito legale.

Nelle tabelle di Apple si evidenziano le richieste di accesso ai dispositivi e agli account. Le richieste più frequenti da parte delle forze dell’ordine riguardano informazioni su dispositivi smarriti o rubati, conteggiate da Apple come “richieste di accesso ai dispositivi”. Le richieste di accesso agli account sono quelle nelle quali le autorità richiedono l’accesso a un account, in genere per ottenere informazioni sul proprietario di un account iTunes o iCloud, per esempio il nome e l’indirizzo. “In alcuni casi”, spiega Apple “ci viene chiesto di fornire i contenuti iCloud degli utenti, che possono includere foto, email, backup dei dispositivi iOS, documenti, contatti, calendari e segnalibri archiviati. Valutiamo queste richieste con estrema attenzione e forniamo i contenuti solo se è stato emesso un mandato di perquisizione”.

Le ordinanze relative a questioni di sicurezza nazionale ricevute da Apple, includono quelle avanzate nell’ambito del Foreign Intelligence Surveillence Act (FISA) e sotto forma di National Security Letter (NSL).

In Italia, come accennato, nel primo semestre del 2016 sono state effettuate 946 richieste di accesso ai dispositivi da parte delle forze dell’ordine, per un totale di 1615 dispositivi. Le richieste di accesso ai dispositivi in cui sono state forniti alcuni dati sono 603: complessivamente il 64% dei casi.

Più numerose le richieste di accesso negli Stati Uniti: 4822 per un totale di 10260 dispositivi di altrettanti utenti. Apple ha fornito i dati in 3742 casi (78%). La differenza tra numero di richieste e disposivivi effettivi dipende da vari fattori. Per esempio, le autorità giudiziarie che si occupano di casi di furto inviano spesso richieste di informazioni in base ai numeri di serie. Ciascun numero di serie viene considerato come un singolo dispositivo. Una richiesta può comunque riguardare più dispositivi, come nel caso del ritrovamento di una partita di dispositivi rubati. Il documento completo (in PDF) si scarica da questo indirizzo.

“Quando le forze dell’ordine ci chiedono di fornire le informazioni personali di un cliente – spiega Apple –  avvisiamo il cliente stesso a meno che non ci venga proibito in modo esplicito. Ci riserviamo il diritto di fare eccezioni, per esempio in casi estremi in cui crediamo che avvisare il cliente possa mettere in serio pericolo un bambino o un’altra persona, o quando l’avviso non è richiesto dalle circostanze del caso. Per le richieste di informazioni da parte del governo”, spiega Apple “riportiamo il livello di dettaglio consentito dalla legge. Qualsiasi autorità governativa che intenda richiedere a Apple contenuti dei clienti deve essere in possesso di un mandato di perquisizione. Quando riceviamo una richiesta di questo tipo, il nostro team legale la valuta attentamente. In caso di dubbi sulla legittimità o sull’ambito della richiesta, la contestiamo,. Accogliamo le richieste solo dopo aver verificato che siano valide e appropriate, e anche in tali casi forniamo solo le informazioni strettamente necessarie.

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