Che l’arrivo di Apple Watch non abbia scalfito il successo degli smartwatch Pebble è ormai assodato; ed è, probabilmente, questo successo e il continuo interesse di utenti e sviluppatori verso questi indossabili che permette al team di sviluppo di aggiornare costantemente le applicazioni di supporto iOS e Android e, contestualmente, il firmware dei vari smartwatch Time e Round. L’ultimo aggiornamento Pebble, sia sul versante app, che su quello firmware, porta con se importanti novità: arriva il tracciamento del sonno.
Tra le principali caratteristiche del nuovo aggiornamento la funzione Pebble Healt, il cui nome richiama alla memoria, ovviamente, l’app salute di Apple. Attraverso il nuovo hub dedicato, sarà possibile monitorare direttamente sul quadrante dello smartwatch i passi effettuati durante l’arco della giornata. Non è tutto, dato che il nuovo updgrade porta con se anche la gradita funzione di tracciamento del sonno, grazie alla quale sarà possibile monitorare le ore di sonno effettivamente godute durante le ore notturne.
Migliorato, stando alle changelog ufficiale rilasciato dalla società, il contapassi, che adesso dovrebbe risultare più attendibile e preciso, con la possibilità di visualizzare i km o le miglia percorse. Le nuove funzionalità beneficeranno, a breve, delle ultime API rilasciate dal team produttore, che permetteranno di sviluppare watchfaces, ossia quadranti virtuali, con tutte le informazioni relative al proprio movimento fisico.
Ancor più di importanza pratica, la nuova possibilità di rispondere a un chiamata in entrata tramite un messaggio di testo predefinito (anche iOS), una emoji o una nota vocale; purtroppo, però, quest’ultima feature è limitata al solo panorama Android.
Arriva anche la nuova modalità risparmio energetico, che permette di trasformare Pebble in un normale orologio, con quadrante in bianco e nero, così da poter controllare l’ora a lungo, anche quando la riserva di batteria sta per esaurirsi.
L’applicazione ufficiale Pebble Time è disponibile gratis in App Store direttamente da qui, mentre a questo link la controparte Android, a dire il vero più evoluta.