Non è un addio definitivo ai telecomandi TV singoli e semplificati senza numeri a bordo: ma l’Autorià Garante per le Comunicazioni AGCOM ha approvato una delibera che di fatto obbligherà i costruttori di televisori e decoder a fornire almeno un telecomando completo con numeri associati ai canali del digitale terrestre.
Dopo la costiutuzione di un Tavolo Tecnico con il compito di individuare le soluzioni relative allo standard dei decoder, alla navigazione tematica tra i canali attraverso le guide elettroniche ai programmi (EPG), e in previsione dell’obbligo di integrazione del DVB-T2 in tutti gli apparecchi atti a ricevere servizi radiotelevisivi, è stato ritenuto ammissibile l’obbligo per televisori e decoder di consentire un agevole accesso al sistema di numerazione automatica dei canali del digitale terrestre.
Dalla delibera si evince che sarà in pratica obbligatorio per i produttori fornire almeno un telecomando con tastierino numerico e consentire di visualizzare nella pagina principale dell’interfaccia di televcisori e decoder un’icona per l’accesso alla TV digitale terrestre.
I produttori dovranno garantire che i tasti numerici del telecomando riportino sempre ai canali TV, anche quando sul televisore è attiva una differente sorgente/app. Se si sta, ad esempio, guardando Netflix o Prime Video, premendo il tasto “1” questo deve consentire di passare automaticamente a Rai 1. Le uniche eccezioni riguardano “ambienti o servizi in cui l’uso dei tasti numerici è necessario per consentire l’inserimento di caratteri alfanumerici”.
Gli obblighi si applicano ai dispositivi idonei alla ricezione del segnale televisivo digitale terrestre la cui immissione sul mercato avviene a partire da diciotto mesi dalla pubblicazione della delibera dell’AGCOM (qui i dettagli).
Per la regolamentazione sono stati sentiti pareri di varie associazioni, operatori televisivi e provider, la maggior parte dei quali ha condiviso il parere dell’Aurotità e la necessità di semplificare funzioni utili in ambito Accessibilità. Non sono mancate opposizoni come quelle di di Anitec-Assinform e Andec che hanno evidenziato possibili complicazioni legate allo sviluppo di modifiche ad app e piattaforme esclusivamente per il mercato italiano.
Negli scorsi giorni AGCOM ha dato il via alla piattaforma per bloccare siti che diffondono illecitamente eventi sportivi. Per tutte le novità sui servizi streaming per musica, TV e giochi rimandiamo alla sezione dedicata di macitynet.