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AFP in secondo piano, ma non morirà con OS X 10.9 Mavericks

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Il sito Egg Freckles passa brevemente in rassegna la storia di AFP, Apple File Protocol, spiegando perché è diventato secondario per Apple e i vantaggi che vedremo in OS X 10.9 Mavericks dall’adozione dell’SMB2, un’estensione del protocollo Microsoft che offre miglioramenti in termini di performance, sicurezza e compatibilità. Il protocollo per la condivisione dei documenti noto in passato come AppleTalk è quello originario usato dal vecchio Mac OS prima e da OS X dopo come protocollo di default di sistema. Su OS X, AFP supporta vari servizi, inclusi Server Message Block (SMB), Network File System (NFS), File Transfer Protocol (FTP) e WebDAV. AFP supporta i nomi dei file Unicode, lo standard Posix, le liste di controllo degli accessi (ACL), resource fork, attributi estesi per i nomi dei file e funzionalità avanzate di file locking (un meccanismo che consente a un solo utente o a un solo processo di accedere a un file in un determinato periodo).

In OS X 10.9 Mavericks, Apple ha rimpiazzato AFP come protocollo di default e utilizzerà l’SMB ma ciò non significa che il vecchio protocollo sparirà. AFP è ancora necessario per il backup via rete sulla Time Capsule o su un server Time Machine, questo poiché il tool di backup di Apple integra ottimizzazioni specifiche per l’esecuzione del backup su IP.

Per anni Apple ha integrato in AFP varie funzionalità per venire incontro alle esigenze degli utenti; la prima versione di AFP server era integrata nel 1988 nel System 6; all’epoca nei sistemi client il meccanismo di condivisione era denominato “Personal File Sharing” ed era limitato a un massimo di dieci connessioni. Il sistema di condivisione integrato era stato un grande passo avanti nel mondo dei sistemi operativi consumer dell’epoca. Prima dell’introduzione di AFP e AppleTalk, era necessario installare hardware di networking proprietario se si voleva che due o più computer comunicassero tra loro.

Le prime implementazioni di AFP erano basate sulle versioni 1.x e 2.x del protocollo ed è stato necessario attendere la versione 2.2 per il supporto del TCP/IP. AFP 3.0 è arrivato con OS X Server 10.0.3 integrando vari cambiamenti stile UNIX come i permessi POSIX e l’encoding per i nomi dei file in Unicode UTF-8, pensato specificatamente per i clienti con Mac OS X, oltre a supportare attributi legacy come type e creator, retaggio di Mac OS classico.

AFP 3.1 fu rilasciato con Mac OS X Server 10.2 integrando il supporto per l’autenticazione Kerberos, la riconnessione automatica dei client, il resharing NFS, le connessioni sicure sfruttando Secure Shell (SSH). La versione 3.1 di AFP, integrata in OS X 10.2, è considerata la versione più compatibile con il passato e quella che ha colmato il gap tra le funzionalità di condivisione di Mac OS classico e OS X.

Con OS X 10.4 Tiger, arriva AFP 3.2 perdendo OS X il supporto ai server basati unicamente su connessioni AppleTalk, compresi i Mac con Mac OS 8 o superiori e le macchine Windows NT server con i Servizi per Mac abilitati. L’ultimo importante aggiornamento per AFP arrivò a ottobre del 2007 con il rilascio di Leopard: con supporto in grado di differenziare lettere maiuscole e minuscole, caratteristiche quali la sincronizzazione, lock stealing, notifiche sleep e funzionalità di cache reply che hanno reso possibile il backup di Time Machine su IP. Anche in Mountain Lion Apple ha ad ogni modo integrato piccole migliorie: AFP 3.4 supporta il mapping degli errori POSIX e AFP.

Prima di OS X 10.9 Mavericks, AFP era il protocollo di default su Mac OS non perché Apple lo aveva inventato, ma perché AFP era nato per supportare caratteristiche intrinseche di Mac OS. Attivando l’SMB2 come protocollo di condivisione di default, Apple conferma la volontà di pensare il Mac come macchina destinata ad ambienti di rete eterogenei. È molto più probabile che un utente si trovi a dover connettere il proprio Mac a un file server Windows piuttosto che a uno con OS X. Con OS X 10.9 Mavericks, gli utenti non si dovranno più preoccupare della tipologia di file server alla quale si collegano. La scelta di default del sistema sarà probabilmente sempre quella più adeguata. Gli amministratori di sistema non faranno più confusione e non potranno negare connessioni provenienti da macchine sulle quali è stata attivata la condivisione di file e cartelle pensata per i computer Windows.

Condivisione
Condivisione documenti consente al proprio Mac di condividere documenti e cartelle con altri Mac e PC presenti sulla rete. In OS X è possibile condividere i documenti mediante i protocolli AFP (Apple Filing Protocol), SMB (Server Message Block) o FTP (File Transfer Protocol). L’opzione “Condividi documenti e cartelle mediante SMB (Windows)” permette di abilitare il protocollo Server Message Block per la condivisione di documenti con PC basati su Windows o Linux.

 

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