In due settimane l’ adozione iOS 8 è aumentata solo dell’1%, un piccolo incremento che evidenzia un generale rallentamento rispetto ai tassi di crescita a doppia cifra rilevati negli ultimi mesi del 2014. Ora l’ adozione iOS 8 è pari al 78% mentre non cambia la percentuale di iOS 7, installato sul 20% degli iPhone e degli iPad che accedono ad Apple Store. Scendono invece dell’1% le versioni precedenti di iOS che ora valgono il 2% dell’installato: in pratica l’incremento rilevato dell’1% di iOS 8 sembra sia stato ottenuto completamente alle spese degli iPhone e degli iPad più vecchi, probabilmente sostituiti con nuovi modelli già dotati dell’ultimo OS mobile di Apple.
Rimane sempre l’abisso tra l’uniformità del mondo iOS, sempre concentratissimo sulle ultime due versioni di sistema, e l’estrema frammentazione di Android, con un universo di dispositivi eterogenei funzionanti con versioni di sistema anche molto datate. Per gli utenti che usano iPhone e iPad, abituati ad aggiornarli una volta all’anno fino a quando l’hardware lo permette, risulta sorprendente apprendere che solo il 3,3% di tutti gli smarpthone e tablet Android funziona con l’ultima versione Lollipop 5.0. La parte del leone spetta ancora alla versione precedente 4.4 KitKat che detiene il 40,9% dei dispositivi attivi, seguito poi da diverse versioni di Jelly Bean.
I dati relativi all’ adozione iOS 8 e Android sono ufficiali, pubblicati direttamente da Apple e Google, rilevati in base all’accesso dei dispositivi ad App Store e Google Play. Mentre per il mondo Apple App Store è l’unico negozio per scelta e acquisto delle app, per Android sono disponibili diversi altri store non ufficiali e di terze parti, risultano così esclusi per esempio tutti i dispositivi Amazon che accedono allo store proprietario, così come ai dispositivi senza marchio o di piccoli costruttori molto venduti in Cina e in Asia. Questo significa che la frammentazione del mondo Android risulta ancora più spinta di quanto non emerga dai dati ufficiali.