La release Alpha è scaricabile dal laboratorio online di Adobe che ha anche pubblicato un wiki dove è possibile consultare la documentazione relativa al progetto, le note di rilascio, le Faq per gli sviluppatori e le risorse disponibili.
“Stiamo facendo grandi progressi e c’è in giro davvero molto entusiasmo nel metterci le mani sopra” commenta Pam Deziel, direttore marketing di Adobe. Anche perché “le RIA sono diventate un elemento decisivo di qualsiasi esperienza online”, chiosa David Lynch, chief software architect di Adobe.
La sfida, come già s’era capito in occasione delle note che accompagnano le prime release alpha di Firefox 3.0 consiste nel realizzare una nuova generazione di software client in grado di dialogare con le applicazioni web più complesse consentendo a ciascuno di operare modifiche su qualsiasi desktop in modo del tutto indipendente dal sistema operativo utilizzato, magari anche offline e addirittura – nel caso di Apollo – indipendentemente dal browser.
Ciò che consente questo salto di qualità nelle applicazioni web è la presenza ormai solida e diffusa della banda larga. E che il progetto sia preso in attenta considerazione dai grandi gestori di servizi online pare confermarlo l’impegno di un colosso come EBay che sta realizzando un servizio di ricerca di nuova generazione utilizzando proprio la tecnologia di Apollo.
Secondo Deziel la release Alpha non dà ancora un’idea precisa di quello che si potrà fare con la nuova tecnologia la cui potenzialità sarà pienamente implementata a partire dalla versione Beta, disponibile entro la prima metà dell’anno. Per vedere il rilascio della versione definitiva, secondo lo stesso Deziel, dovremo attendere la fine del 2007.
Apollo è rilasciato per i sistemi Windows e Mac Os X, una versione Linux è in fase di studio.
[A cura di Fabio Bertoglio]