L’ultimo esperimento di Adobe con l’AI generativa è sulla falsariga di DALL-E e Bing Image Creator, ma anziché ottenere immagini è pensato per aiutare le persone a creare e personalizzare la musica senza essere professionisti dell’audio.
Lo riferisce il sito statunitense The Verge spiegando che il progetto è stato annunciato mercoledì 28 febbraio nell’ambito Hot Pod Summit di Brooklyn (evento dedicato ai creator).
Il tool in queatione si chiama “Project Music GenAI Control” ed è presentato come un nuovo prototipo di strumento che permette agli utenti di generare musica da input testuali, partendo dai quali si ottengono risultati che è possibile modificare senza bisogno di passare per software di editing dedicati.
Si parte indicando una descrizione di quello che si vorrebbe ottenere, specificando anche lo stile, ad esempio “dance” o “jazz”. Adobe spiega che controlli di editing integrati permettono di personalizzare i risultati in vari modi, regolare pattern ripetuti, tempo, intensità e struttura. Sezioni della musica ottenuta possono essere remixate e l’audio può essere generato come loop ripetuti, funzionalità utili per ottenere basi musicali o sottofondi da usare per la creazione di contenuti.
Adobe spiega ancora che lo strumento in questione permette di adattare l’audio in base a una melodia di riferimento; è possibile estendere la lunghezza delle clip audio, funzionalità utili per la creazione di animazioni o segmenti di podcast. L’interfaccia per l’editing audio non è stata ancora mostrata. La software house di San Jose (California) offrirà la possibilità di caricare i file musicali sul “motore” AI per modificarli a piacere, con vari tool dedicati che permetteranno di applicare tutte le regolazioni del caso.
L’idea non è del tutto nuova: Meta qualche mese fa ha presentato un tool simile e funzionalità simili sono offerte ancheda Google con il suo MusicLM; secondo Adobe rispetto alla concorrenza il nuovo strumento offre funzionalità di editing più avanzate e allo stesso tempo tool di più facile utilizzo.
L’idea è nata in collaborazione con l’Università della California e la School of Computer Science della Carnegie Mellon University. Project Music GenAI non è per ora disponibile pubblicamente. Adobe spiega che si tratta di un tool in fase di sperimentazione preliminare, e che se tutto procede secondo i piani, sarà integrato in future versioni di software quali Audition e Premiere Pro.
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