In occasione del NAB 2013, Adobe svelato alcune delle idee che potrebbero essere incluse nella futura versione della Creative Suite e finire in Premiere Pro, After Effects, SpeedGrade, Story Plus, Prelude, Audition e Flash Professional ma non ha indicato quando le future release saranno effettivamente disponibili e neppure se sarano mail implementate.
Per quanto riguarda Premiere Pro, nei laboratori si studiano migliorie che permetteranno di velocizzare il prodotto e una release rinnovata di Mercury, l’engine in grado di sfruttare le GPU, usando al meglio la scheda grafica e non caricando il processore. L’interfaccia è stata riprogettata e ora è maggiormente personalizzabile. Sono stati inoltre migliorati gli strumenti che consentono di importare i file Avid e Final Cut Pro. Non mancano migliorie per quanto concerne l’editing audio, il recupero dei file collegati a un progetto, miglioramenti nelle funzioni d’elaborazione GPU che sfruttano la tecnologia Lumetri Deep Color Engine e un miglior sistema per la generazione dei sottotitoli.
Novità interessanti dovrebbero arrivare dall’accordo con Maxonn: qualche settimana addietro, le due società hanno annunciato di aver stipulato un’alleanza strategica che consisterà in una collaborazione sempre maggiore tra tecnologie che offrano ai creativi dell’industria della motion graphics e degli effetti visivi un nuovo livello di creazione di contenuti digitali multimediali. Come parte dell’alleanza, entrambe le società si sono impegnate a collaborare e a progettare una pipeline tra After Effects e CINEMA 4D, “per dare agli utenti una perfetta base di continuità 2D/3D”.
Per quanto riguarda Flash Professional, un versione futura (nome in codice “Hellcat”) sarà ottimizzata per i display Retina, è stata ricompilata in Cocoa, vanta un interfaccia rinnovata e potrà finalmente sfruttare appieno grandi quantità di memoria RAM poiché supporta i 64 bit.
A breve dovrebbe ad ogni modo arrivare “Adobe Anywhere”, piattaforma collaborativa che consentirà di lavorare in modalità centralizzata e consentire accesso in remoto o locale agli utenti di un gruppo che lavorano su un video, adattando automaticamente il flusso alla qualità della rete, senza obbligatoriamente trasferire il file: una connessione gigabit ethernet sarà sufficiente per l’editing di file HD e il WIFi/3G per la visualizzazione dei contenuti.
[A cura di Mauro Notarianni]